Il Generale di Corpo d’Armata dei Carabinieri Ilio Ciceri, Comandante Interregionale dei Carabinieri “Podgora”, responsabile dell’Arma dei Carabinieri per il Centro Italia e la Sardegna, ha fatto ieri visita alla Compagnia Carabinieri di Montalcino, ricevuto dal Generale Emanuele Saltalamacchia, Comandante della Legione Carabinieri “Toscana” e dal Comandante Provinciale di Siena, Colonnello Giorgio Manca. Erano ad attenderlo anche il Comandante della Compagnia, Capitano Angelo D’Aiuto e i Comandanti delle Stazioni del circondario e della Tenenza di Abbadia San Salvatore. La finalità della visita, che si inserisce in un percorso toscano dell’alto ufficiale, è quello di poter meglio conoscere le realtà e le problematiche locali, sia per quanto attiene alle attività dell’Arma sul territorio, sia per quanto concerne le tematiche socio economiche, con chiaro e costante riferimento agli indici di delittuosità che comunque appaiono essere in netto calo. Pur in una realtà complessivamente serena, è comunque necessario vigilare affinché gli attuali livelli di sicurezza si conservino, vengano implementati e rafforzati i servizi sul territorio, puntando a migliorare sempre e senza sosta la qualità della presenza dell’Arma sul territorio. Nel corso dell’incontro il Comandante Interregionale ha approfondito ogni situazione inerente all’Ordine e alla Sicurezza Pubblica, soffermandosi sull’importante funzione svolta dai Carabinieri nella costante opera di prevenzione e di presidio, svolta in maniera capillare Comune per Comune nella Provincia, soprattutto attraverso il contatto e l’ascolto dei cittadini. L’Alto Ufficiale ha inoltre sottolineato l’importanza dei valori etici e professionali che debbono guidare quotidianamente l’opera dei Carabinieri. Il Generale Ciceri, nel corso del suo discorso ha rappresentati tra l’altro ai militari la sua personale vicinanza, quella dell’Istituzione ed il ruolo fondamentale che riveste l’Arma con la propria costante presenza e visibilità, il cui obiettivo principe è quello di garantire sicurezza reale, effettiva ma anche percepita, con la condizione di serenità che ne consegue, anche e soprattutto attraverso il rinfrancante ed incessante contatto con la popolazione.