Il gioco dell’oca dell’Enoteca: c’è un nuovo offerente, tutto da rifare

Quello di Enoteca Italiana assomiglia sempre di più a un gioco dell’oca. E quando sembrava che si fosse definitivamente arrivati alla fine invece si ripartirà di nuovo da capo, con la speranza di tempi più brevi. Il motivo?  L’apparizione sulla scena di una nuova figura interessata a rilevare “Enoteca Italiana Siena”, “Enoteca Toscana” e “Viniadi”  che avrebbe presentato un offerta economica giudicata molto allettante. L’offerente avrebbe richiesto al liquidatore Raffaele Susini di riaprire la manifestazione d’interesse . Ora la trattativa per rilevare lo storico marchio, è stato spiegato, non ha la fine. E Susini deve fare gli interessi dei creditori di Enoteca Italiana. Ecco quindi che il liquidatore si è posto la domanda se considerare o meno che quanto messo sul piatto dal nuovo offerente possa fare l’interesse dei creditori stessi. E da qui la scelta di riaprire, il prossimo 4 maggio, il bando. Quattro a questo punto gli aggiudicatari: il Comune di Siena, Tenute Piccini, la cordata composta da Aristos e Business Strategies e il nuovo offerente. Raffele Susini inoltre intende proporre anche una soluzione per chi, negli scorsi mesi, aveva chiesto il rimborso delle cauzioni corrisposte. “Se non intenderanno riproporre offerte credo che gli sarà subito riconsegnata la  documentazione e le caparre depositate. Il motivo per cui non potevo riconsegnare il deposito a cauzione precedentemente era che questo poteva essere ridato alla consegna del contratto di assegnazione del marchio”, ha spiegato.

MC