
Il mese di gennaio del 1963 iniziò mite e soleggiato, con i primi dieci giorni dal sapore primaverile e temperature massime che a Poggio al Vento (Siena) arrivarono a toccare addirittura i 15 gradi.
Ma da metà mese tutto cambiò, infatti le condizioni meteo furono totalmente diverse con l’arrivo del freddo glaciale che avvolse gran parte dell’Europa, e arrivò anche in Italia con nevicate storiche sulle spiagge e anche al centro-sud Italia.
Il grande freddo durò circa 20 giorni, tra il 14 di gennaio e il 5 di febbraio.
Temperature minime registrate durante il periodo tra le provincie di Siena, Arezzo, Grosseto e Arcipelago toscano: Siena -8; Colle di Val d’Elsa -13.3, Monte Amiata -23; Ampugnano -22.6; Ciciano -14; Miniere di Murlo -25, Abbadia San Salvatore -17.8; Massa Marittima -12; Monte Argentario -11.7; Foiano della Chiana -17.2; Campagnatico -9.3; Gorgona -5.4; Pianosa -3.4; Elba Monte Calamita -9.9
Alcuni di questi dati sono record assoluti non più battuti.
“Era il 3 febbraio 1963, ventesima giornata di campionato di calcio di serie C. In quel periodo imperversava il maltempo su tutto il paese e anche Siena fu investita dall’ondata di freddo e neve, con temperature che raggiunsero i -8. Il giorno della partita il Rastrello era ricoperto da un alto strato di neve e vista l’impossibilità di liberarlo, il match fu rinviato”.
Gabriele Ruffoli