E’ il 7 settembre 1742 quando un terrificante incendio divampa in Palazzo Pubblico all’interno del Teatro degli Intronati, come allora si chiamava l’odierno teatro dei Rinnovati, un incendio di proporzioni tali da ridurre il salone degli spettacoli letteralmente in cenere. Giovanni Antonio Pecci, nel suo “Giornale Sanese”, descrive l’episodio raccontando che “si scuovrì un gran fuoco nel Salone delle Commedie, già antica residenza pell’adunanze del Consiglio Generale della Campana, e per quanto accorresse noveroso il popolo al suono della campana della pubblica Torre, non fu possibile smorzarlo e riparare che non ardesse tutte le travi, travicelli, soffitta, palco, contrappalco, scene, e tutto ciò che di materia combustibile vi si ritruovava, rimanendo quel vasto stanzone spogliato e scoverto in tutto, con grandissimo dispiacere di tutta la città, e senza potersi rinvenire se appositamente o per disgrazia fusse accaduto”. Il teatro venne prontamente ricostruito e inaugurato il 5 luglio del 1750 con la messa in scena de “L’Adriano in Siria”. Ma è tutto inutile: il 31 luglio del 1751, durante la rappresentazione dell’Antigone, un secondo devastante incendio, distruggerà gran parte dei lavori fatti.
Maura Martellucci
Roberto Cresti