Un’altra storia di amore e solidarietà che lega Siena all’Africa, precisamente alla Tanzania. A distanza di molti anni da quando il piccolo Iddi arrivò in città per sottoporsi ad una serie di lunghi e complicati interventi che gli hanno permesso di avere poi una vita normale, il gruppo Rafiki Odv ha deciso di aiutare e sostenere il percorso verso la guarigione di un altro bambino, Martin.
Martin è nato 6 anni e mezzo fa nel villaggio di Solowu nella regione di Dodoma, capitale della Tanzania. È il quarto di cinque fratelli ed è orfano di padre. “Lo abbiamo conosciuto nel 2019 – sottolinea Roberto Marzocchi, presidente del Gruppo Rafiki – grazie alla sua zia, suor Elisa Madala, la quale ci chiese tramite la nostra associazione di volontariato attiva da quasi 20 anni in Tanzania di aiutare suo nipote a guarire. Uno dei problemi era sicuramente la deambulazione visto che Martin aveva i piedi storti. Abbiamo aiutato la mamma a preparare i documenti per portarlo al centro di riabilitazione di Mlali (in Tanzania, ndr) contribuendo a sostenere alcune spese per l’operazione”. Già l’anno successivo Martin camminava molto meglio. “Il passo seguente era quello di aiutarlo nell’altro suo grave problema: una cifosi toracica e lombare (spina bifida). Purtroppo in Tanzania non ci sono strutture e specialisti per questo tipo di problemi e quindi abbiamo iniziato a cercare il modo di portarlo in Italia. Dopo aver presentato la richiesta di supporto e tutta la documentazione all’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, finalmente, dopo varie peripezie per avere la documentazione completa in Tanzania tra tribunali, ministero e ambasciata, siamo riusciti ad ottenere la conferma dell’autorizzazione per le cure a titolo umanitario per Martin da parte dell’ospedale pediatrico della Santa Sede. A quel punto avevamo tutto in regola per richiedere il visto per cure mediche in Italia”.
Martin è appena arrivato in Italia e il ricovero è fissato a fine mese. “Finalmente è arrivato – afferma Marzocchi – e adesso aspettano Martin a Roma all’ospedale Bambino Gesù nella sede di Palidoro il 25 ottobre per il ricovero. Verrà seguito dall’equipe del professor Carlo Efisio Marras, responsabile dell’Unità operativa complessa di Neurochirurgia. È stata lunga ma alla fine siamo riusciti a portarlo in Italia nella speranza di potergli dare una vita migliore. Ringrazio la dottoressa Maria Osti, responsabile del Servizio pazienti internazionali, e la dottoressa Giada Madsen che ci hanno supportato nell’iter burocratico. Un ringraziamento va anche al cardinale Augusto Paolo Lojudice che ci ha aiutato a velocizzare le pratiche. Un ringraziamento infine va alla nostra amica avvocatessa Maria Ntui senza la quale non sarebbe stato possibile avere tutti i documenti legalizzati in Tanzania in così breve tempo”. Decisiva al fine del buon successo dell’iter la volontà di Nancy Mwinjo, colonna portante del Gruppo Rafiki che ha creduto fino in fondo a questo progetto e non ha mai perso la speranza anche quando le avversità sembravano insuperabili.