Dopo due anni da Reflections il talento del pianoforte senese Stefano Rachini ritorna con un nuovo disco. Da venerdì 15 novembre infatti sarà disponibile in digital download e in streaming “Where the spirit” (Zenith SR / Warner Chappell Music Italiana). Il lavoro, dieci brani strumentali per pianoforte, archi e orchestra, è stato interamente composto e suonato al pianoforte da Stefano Rachini, il quale dimostra tecnica impeccabile e versatilità artistica, grazie anche a cinque tracce completamente improvvisate durante le registrazioni. “Where the spirit” coniuga la parte improvvisata con una compositiva di carattere ambient e classico contemporaneo, arricchita dall’utilizzo di sovraincisioni orchestrali, e rappresenta la ricerca di quel luogo che è allo stesso tempo ovunque e da nessuna parte, lo Spirito.
«Con l’album “Where the Spirit” ho cercato di ampliare l’esperienza della mia prima produzione, il disco “Reflections” del 2017 – racconta Stefano Rachini – Racconto il percorso di vita, un percorso che avviene fisicamente nelle strade che percorriamo tutti i giorni, con le nostre scelte, ma anche interiormente con le emozioni e spiritualmente con la graduale presa di coscienza esistenziale. Parlando di me non penso sia così importante definire chi sono. Diamo di solito troppa importanza alla nostra identità. Come ha scritto una volta Herbie Hancock, uno dei musicisti a cui mi inspiro, forse quello che più stimo sia dal punto di vista musicale che umano: “La vita non riguarda il trovare le tue limitazioni, riguarda il trovare il tuo lato infinito.”
Ecco la tracklist di “Where the Spirit”
Another road to take
Lightly so
In the brain (improvvisazione)
Faith or fate
Where the Spirit
Wonder (improvvisazione)
Now and forever
Revelation (improvvisazione)
At the end of the road
Lonely soul (improvvisazione)
Stefano Rachini è pianista, compositore, improvvisatore. Comincia gli studi di pianoforte classico all’età di 6 anni. Essendo dotato fin da subito di un buon orecchio, ha sempre avuto la tendenza a leggere la musica e memorizzarla chiudendo quasi subito lo spartito. Ha così sviluppato creatività compositiva e tecniche di improvvisazione personali. Ha suonato in band di orientamento R&B, Pop, Rock e iniziato un percorso di studio nell’ambito del Jazz. Dopo la laurea in matematica ha intrapreso una carriera lavorativo nel settore informatico. Nel 2011 si è trasferito in Olanda dove ha intensificato la sua attività musicale e ha iniziato a viaggiare: le esperienze dei viaggi hanno contribuito ad arricchire la parte emozionale che si esprime creativamente nella sua musica. Considera l’interconnessione tra esperienze di vita ed espressività musicale fondamentale nella consapevolezza che i momenti di maggiore creatività musicale scaturiscono sempre da esperienze di viaggio particolarmente ispiranti. Considera la musica qualcosa di esistente di per sé e il musicista un’antenna che riesce a canalizzare la vibrazione. Per questo motivo l’improvvisazione rappresenta per lui il massimo livello di espressività dell’animo. Nel 2017 pubblica il disco “Reflections” al quale segue “Where the Spirit” il 15 novembre 2019.