“Toscana Life Sciences è un patrimonio dell’Italia. Qui si gioca un pezzo clamoroso del nostro futuro sull’innovazione e sulla ricerca. Siena può essere l’avanguardia del Patto per la crescita”. Queste le parole di Roberto Speranza, ministro della salute, davanti al numeroso pubblico che ha riempito la sala Italo Calvino del Santa Maria della Scala per l’incontro dedicato alla salute e alle scienze della vita.
Poche ma chiare parole quelle del ministro della Salute Roberto Speranza ospite a Siena all’evento elettorale della campagna Enrico Letta.
Il suo arrivo a Siena sarà ricordato anche per la protesta di una decina di manifestanti no Green Pass che, radunati in piazza del Duomo, hanno urlato: “Vogliamo le terapie domiciliari” , “il covid si cura” e “ci libereremo dalla dittatura sanitaria”.
Centrale nell’incontro che si è tenuto oggi è stato l’argomento della sanità. “Il Patto per la crescita deve avere una prima mattonella: una nuova stagione di investimenti sul servizio sanitario nazionale” ha affermato il ministro aggiungendo che “in questa nuova stagione d’investimenti, nella riforma che ho in testa, il cuore deve essere il territorio. La parola chiave deve essere prossimità. Cosa significa prossimità? Che mettiamo, con il Pnrr, quattro miliardi di euro sull’assistenza domiciliare”. Spazio anche all’argomento vaccini: “Sono orgoglioso della scelta dell’Italia di donare 45 milioni di dosi, entro la fine dell’anno, ai paesi più fragili. Il vaccino non deve essere un privilegio per i più ricchi, ma un diritto di tutti”.
Corto anche l’intervento di Letta che si è limitato ad omaggiare Speranza per il suo lavoro fatto da ministro della Salute ed ha ricordato, citando i risultati elettorali in Germania, che dalla pandemia si esce politicamente a sinistra.
Letta, orgogliosi di avere Roberto Speranza come ministro. “Qualche mese fa c’era chi, dentro e fuori dalla maggioranza , chiedeva le dimissioni di Speranza. Io invece sono orgoglioso di averlo come ministro della Salute e di averlo difeso ogni giorno. Pensate che cosa sarebbe stato oggi, in questo Paese, con altri ministri della Salute”, ha detto Letta.
Tanti gli interventi che hanno preceduto Letta e Speranza.
Ha aperto l’incontro l’assessore regionale alla Salute Simone Bezzini: “A Siena c’è la necessità di costruire relazioni con nazionali, non solo regionali – continua-. Non partiamo da zero, c’è un lavoro che è stato fatto nelle scienze della vita: la Regione capisce il valore di Tls, ci investe e gli dà una prospettiva. Adesso Siena deve essere in grado di ospitare funzioni nazionali”.
Andrea Paolini, direttore di Toscana Life Sciences, ha fatto il punto della situazione sull’attività dell’Incubatore: “Siamo radicati qui ma dobbiamo guardare in un’ottica mondiale. Siamo in un palcoscenico dove abbiamo tenuto botta a multinazionali ed abbiamo avuto segnali importanti. Questa fase c’ha dimostrato che sappiamo competere a livello internazionale ”
Duccio Romagnoli, Rsu Gsk vaccini Filctem Cgil, durante il suo intervento ha puntato il dito contro la sua azienda: “A Siena non si sta facendo niente contro il covid – attacca- È inaccettabile che una realtà che qui occupa 2500 persone lasci i lavoratori inoperosi, quando nel sud del mondo si è vaccinato il 3% della popolazione”.
“La sfida che abbiamo è aumentare la capacità di presa in cura delle persone – lo dice l’assessore regionale al Welfare Simona Spinelli- . Con il covid ci sono nuovi bisogni e quindi dobbiamo costruire un sistema di cura a 360 gradi”.
Katiuscia Vaselli
Marco Crimi
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