Un Natale nella nuova casa di Budrio, con i genitori e le sorelline: per il piccolo Mustafà El-Nezzel queste festività sono state all’insegna della tranquillità, della serenità e di una maggiore libertà di spostamento.
Per il piccolo bimbo siriano di cinque anni, nato senza arti, l’autonomia è decisamente migliorata da quando è stato preso in carico dal Centro protesi Inail: per lui è stato realizzato il piano ausili integrato che garantisce, con la personalizzazione di una carrozzina a comando elettronico, “una più ampia autonomia gestionale della quotidianità del bambino” ed anche “un’agevolata dinamica negli spostamenti negli ambienti di vita quotidiana, casa e scuola”.
Parole queste di Gregorio Teti, direttore tecnico Area tecnica e ausili del Centro, che ha fatto inoltre sapere come sia in fase di conclusione il trattamento protesico -riabilitativo su misura per papà Munzir. “Adesso – aggiunge Teti- è capace di impiegare al meglio la protesi di arto inferiore progettata e costruita sulle specifiche necessità rilevate, in coerenza con la clinica specifica del paziente e avuto riguardo ai suoi bisogni assistenziali, anche in relazione alle condizioni strutturate, nel corso del tempo, dal signor El Nezzel”.
Il centro, come già spiegato in passato da Teti, punterà molto sull’emulazione del bimbo nei confronti del genitore e sul gioco, per fargli accettare le protesi: Mustafa era infatti abituato a muoversi rotolando, in totale libertà. Il bimbo dovrà avere, a prescindere, un supporto psicologico per affrontare il percorso protesico, perchè il papà ha una disabilità acquisita mentre il bambino ha una disabilità congenita. Inoltre per Mustafà le protesi dovranno essere supportate nella quotidianità dalla carrozzina elettronica, che seguirà l’evolversi della sua crescita.
Per la famiglia El Nezzel la nuova vita intanto sta continuando il percorso di integrazione con la realtà emiliana. Mustafà e la sua sorellina Nura frequentano la scuola materna mentre l’altra sorellina, Sacide, va al nido. Zenyep, la mamma, frequenta invece il Centro provinciale per l’istruzione degli adulti. Maria – altra sorellina – cresce tanto ed è una bimba felice e serena. Infine al nucleo familiare è stato riconosciuto lo status di rifugiati politici e sono cominciate le pratiche per l’ottenimento del permesso di soggiorno elettronico.
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