Il Palio sembra nato a posta per diventare soggetto di film: ha tutti gli ingredienti. Pathos, colore, azione forsennata, senso di identità collettivo. Inevitabilmente: intrigo, rivalità e mistero. Fra amori di popolane con fantini e remake di Giulietta e Romeo si colloca il polpettone di Luigi Zampa che segna però la storia del Palio perché è il film di Rosanna Bonelli, Rompicollo. E poi, camei in film che parlano di altro, o comparsate indegne come in quello di Celentano. Dai e dai, il meglio pezzo di bottega resta il prototipo: quel “Palio” di Blasetti ancorché targato dall’estetica del Ventenni