Il ponte chiude a metà e Vico Alto resta senza bus. Rabbia dei cittadini: “Nessuno si occupa del problema”

Il ponte sulla ferrovia è chiuso da un anno e Vico Alto è rimasta senza trasporto pubblico ma nessuno sembra essersi preoccupato di trovare una soluzione.

I primi problemi sulla strada sono arrivati a novembre dello scorso anno, quando è stato limitato il traffico a una sola corsia, con il restringimento della carreggiata e l’istituzione di un senso unico per veicoli di carico non superiore alle tre tonnellate e mezzo.

La struttura, aveva riferito Rfi al Comune, era in stato di degrado, vetusta e deteriorata dalle infiltrazioni delle acque piovane. Si rendeva quindi necessario un intervento. Ecco perché si è deciso di dare il via i lavori. “Ma non sono mai iniziati”, afferma un abitante della zona. “Sono stati bloccati solo gli accessi del bus che collegava Vico Alto a Viale Sclavo, e mezzo quartiere non può usufruire di questo servizio. Nessuno si sta rendendo conto della situazione. Ma molte persone, soprattutto anziane, vivono una difficoltà quotidiana”.

Tra i cittadini c’è chi riferisce di aver scritto al Comune, agli uffici che si occupano di trasporti. “Tra i residenti – viene ancora spiegato – c’è chi ha proposto di far organizzare un sopralluogo, per capire se almeno si potesse far passare il Pollicino e ripristinare alcune fermate sospese. Ma non si è mosso nulla”. Le lettere indirizzate a palazzo pubblico si stanno susseguendo da mesi.

“Siamo decisamente arrabbiati. Le fermate sono state rimosse. E dobbiamo attraversare una strada pericolosa come via Bandinelli per prendere il tram”. Tra gli abitanti della zona si paventa anche la possibilità di fare iniziative come una raccolta firme. “L’idea? Quella di far passare almeno un mezzo pubblico, magari una volta all’ora, per chi ha bisogno”.

MC