Siena

Il premier Conte: “400 miliardi di euro per le imprese: è una potenza di fuoco”

“Agli italiani voglio dire che state dando un contributo fondamentale, presto raccoglieremo i frutti di questi sacrifici. Ci sarà una nuova primavera, essere italiani, significa essere coraggiosi, solidali, determinati e coesi. Servire lo Stato con orgoglio. Ci stiamo avvicinando ad una festa a noi cara, la vivremo a casa, sarebbe impensabile allentare questo senso di responsabilità. Pasqua significa passaggio, noi speriamo che la Pasqua ci porti libertà”. Queste le parole del premier Giuseppe Conte in diretta da Palazzo Chigi. Si è appena concluso il Consiglio dei ministri per il supporto delle imprese. 400miliardi messi a disposizione per tutti le imprese. “Una potenza di fuoco”, come lo ha definito il premier Conte.

Un decreto senza precedenti, 200miliardi di garanzia per prestiti fino al 90% dallo Stato, per imprese senza limiti. I prestiti potranno arrivare fino al 25% del fatturato delle imprese o al doppio del costo del personale. Saranno erogati dal sistema bancario attraverso la società Sace. Non potranno essere erogati dividendi tra le società, questa mobilitazione si aggiunge al potenziamento del fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, e poi un altro fondo per aiutare l’esportazione. Una potenza economica che dai primi decreti ammonta ad oltre 650miliardi.

“il nostro sistema produttivo è fatto di tante piccole partita Iva – commenta il ministro per lo Sviluppo Economico Putuanelli. Per il 90% del prestito ci sarà la garanzia dello Stato, in questo prestito ci sarà anche la miniliquidità per le piccole imprese. Lo stato garantirà fino al 25%. La procedura sarà immediata e priva di vincoli. Un’altra sezione in cui garantiamo affidamenti fino a 200mila euro, anche qua fino al 90% ma arriveremo al 100% con la garanzia dei confidi”.

Si parla anche del nuovo decreto scuola. “La scuola non lascerà indietro nessuno, dagli studenti ai professori”, afferma il ministro Azzolina. Il ministro fa sapere che, a causa di un sistema vetusto, il Ministero non riesce a smaltire tutte le richieste. Questo si rifletterà purtroppo anche nel rinnovo delle graduatorie per i concorsi pubblici.

Niccolò Bacarelli

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Niccolò Bacarelli

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