“Il presente e il futuro delle Scotte”: assemblea dell’Intersindacale medica

I sindacati dell’area sanitaria delle Scotte (Anaao-Assomed, Cimo, Fassid, Cgil Fp medici, Uil Fpl medici) convocano un’assemblea aziendale aperta a tutti i dirigenti ospedalieri per il 7 novembre.

All’evento è previsto l’intervento del segretario nazionale Anaao-Assomed Pierino Di Silverio che, si spiega, “illustrerà i punti nevralgici del contratto Ccnl 2019-2021, la cui pre-intesa ha visto la firma di sindacati e Aran solo alcuni giorni fa. Sono previsti, inoltre, interventi dei segretari regionali e dei segretari aziendali delle sigle aderenti”.

“Il nuovo Ccnl -ricorda una nota – presenta importati variazioni sul tema dell’organizzazione del lavoro che sappiamo essere oggi una delle cause di maggiore stress dei dirigenti medici e sanitari ospedalieri. Il limitato finanziamento economico stanziato in finanziaria due anni fa per il rinnovo contrattuale ha di fatto lasciato scarso margine alla parte economica, per cui l’oggetto della contrattazione si eÄš spostato prevalentemente sui diritti, sull’effettiva esigibilita del contratto e sull’organizzazione del lavoro, rendendola meno gravosa per il medico e il dirigente sanitario. Affronteremo, inoltre, tematiche precipue riguardanti l’Aous senese. Verrà discusso e illustrato il piano proposto dalla direzione aziendale e dal rettore riguardante la nomina del facente funzione mediante selezione interna in seguito al pensionamento di un direttore di Uoc. Tale proposta eÄš stata accolta con favore dalle scriventi sigle sindacali della dirigenza ospedaliera, perché pare che finalmente inizi un percorso sperimentale che pone al centro la competenza e non l’appartenenza e che potrebbe portare ad un maggiore equilibrio tra le due componenti ospedaliera e universitaria, attualmente nettamente a favore della seconda”, si legge.

“Se alla base di questa selezione vi saranno merito e capacità  gestionali e se la posizione del valutatore verrà mantenuta equidistante tra le parti, si potrà generare un meccanismo virtuoso che servirà a potenziare l’ospedale con ricadute favorevoli su azienda e cittadini. Fino ad oggi, infatti, al pensionamento di un direttore di Uoc universitaria avveniva una successione per diritto con altro universitario a prescindere dalle competenze gestionali e cliniche acquisite, mentre alcune strutture ospedaliere sono state assegnate ad universitari per esclusiva decisione aziendale. Emerge, e l’azienda ha dichiarato di impegnarsi in cioè, la necessità di premiare le capacità, a prescindere dall’appartenenza al mondo universitario o ospedaliero e tale elemento appare cardine per il miglioramento del clima interno e per fare della Aous un ospedale attrattivo in ogni settore, sia dal punto di vista assistenziale che didattico”, prosegue il comunicato.

“Ovviamente, vigileremo con attenzione sull’applicazione pratica di questa nuova impostazione, segnalando eventuali criticitè emergenti e proponendo ove necessario i dovuti correttivi.Altro tema di dibattito sarà il benessere organizzativo e il clima interno che sarà oggetto di un incontro mirato tra azienda e sindacati previsto per il 24 ottobre. Verranno quindi riportati i dati forniti dall’azienda e le eventuali soluzioni proposte dalla stessa e verranno ascoltate osservazioni e proposte dell’assemblea. Il benessere del lavoratore e il clima organizzativo meritano una riflessione importante ed un confronto costante con l’azienda che va affrontato, ove necessario, su tavoli dedicati con la ricerca di soluzioni congiunte ed al riparo da strumentali speculazioni esterne”, si legge .

“Il problema del calo delle iscrizioni nelle scuole di specializzazione dell’Ateneo senese e argomento complesso sul quale eÄš necessaria un’attenta riflessione da parte dell’Università. Come sindacati ospedalieri ci preme, però, sottolineare il ruolo essenziale e silenzioso dei medici ospedalieri nella formazione degli specializzandi, ricordando che questi ultimi acquisiscono competenze anche grazie al rapporto quotidiano con i dirigenti ospedalieri che svolgono attività di tutoraggio, con dedizione, senza avere obblighi istituzionali di questo tipo e senza alcun riconoscimento. Alcune aperture in tal senso sono state previste dalla Regione Toscana nella delibera regionale 532 del 15 maggio che prevede un riconoscimento per il tutoraggio svolto dal personale ospedaliero in Pronto Soccorso, delibera che purtroppo risulta ancora largamente inapplicata. Si illustreranno i passi compiuti nell’ambito della contrattazione decentrata in merito a pesature delle strutture, valutazione individuale e piano di continuità assistenziale, che questa azienda non possedeva e che – nonostante divergenze in sede di trattativa su alcuni punti che a volte ne hanno allungato i tempi di chiusura – rappresentano un percorso di modernizzazione e miglioramento dell’organizzazione aziendale. Infine parleremo dei nodi ancora da sciogliere in merito alla carenza di personale che ha responsabilità politiche nazionali e regionali legate a tetti di spesa e cattiva programmazione, alla opportunità di incrementare i progetti di produttività aggiuntiva per coprire le attività che richiedono impegno orario extracontrattuale, alla necessità di effettuare una perequazione tra le diverse aziende della Regione delle risorse economiche stanziate secondo le norme di legge e di incrementare i percorsi di interazione/collaborazione con le altre aziende, in particolare con la Asl Sud Est”, continua il testo.