“Ecosistema Val d’Orcia”, coordinamento che contiene in sé oltre 40 sigle tra sindaci, consiglieri comunali, studiosi, imprenditori, categorie, fondazioni, associazioni e cittadini, ha prodotto insieme al pool di studiosi ed accademici del comitato tecnico scientifico una proposta di grande rilievo culturale che è stata inviata oggi al ministro della cultura Dario Franceschini e al soprintendente di Siena, Grosseto e Arezzo Gabriele Nannetti.
Parnas, progetto di Parco archeologia, natura e sostenibilità della valle del Paglia e dell’Amiata, si pone l’obiettivo di rappresentare per il territorio del sud della provincia di Siena una preziosa risorsa economica unica nel suo genere, nella direzione di sostanziare di contenuti culturali innovativi, rispettosi dell’ambiente e virtuosi in termini di nuova occupazione, la congiunzione identitaria forte delle nostre terre tra passato e presente. I presupposti storici, archeologici, di fruibilità turistica di un’area straordinariamente significativa sia per la recente consapevolezza acquisita a seguito degli scavi di San Casciano dei Bagni di una rete interconnessa in periodo romano tra valle, aree termali e montagna, sia per il transito lungo la Valle del Paglia della via Francigena storica (le località odierne di Voltole e Voltolino, in pieno progetto Centrale, sono la Submansio X Sce Petir in Pail indicata dall’arcivescovo Sigerico nel 995 durante il percorso di rientro da Roma a Canterbury), sia per il progettato utilizzo di tecnologie avanzate in un ambiente ecosostenibile dove si possano valorizzare start-up di giovani e attività di Cooperative di Comunità, rappresenta oggi un prototipo di azione locale propositiva delle comunità locali unica nel suo genere, coerente con l’offerta culturale che un turismo sempre più attento e sensibile alle straordinarie specificità di aree magnifiche come le nostre, richiede.
Dall’enunciazione “la Bellezza è la nostra Energia” dei primi convegni scientifici del 2019, Ecosistema Val d’Orcia e la maggioranza della governance locale dell’area Unesco Val d’Orcia, passano oggi ad elaborare e proporre al ministro Franceschini e al soprintendente una alternativa culturale ed economica di forte impatto valoriale, contrapposta al rischio di introduzione di elementi alteranti irreversibili e confliggenti con la vocazione dei territori (la Centrale Le Cascinelle rappresenterebbe l’apripista di una serie di centrali geotermiche i cui permessi di escavazione sono già stati approvati dalla Regione Toscana) in un’area che rappresenta negli ultimi decenni l’icona della bellezza e dell’armonia nel mondo.