Se davvero si vuol rendere la città più decorosa le strade da intraprendere sono più d’una. Intanto ammettiamo che in questa direzione sono anni che la città non gode di innovazioni ed impegno. L’attuale amministrazione si sta muovendo, ed è di per sé positivo, ma occorre molta attenzione per non passare all’eccesso opposto e cioè generalizzare con un proibizionismo difficile da far rispettare.
Deiezioni e urine dei cani debbono essere totalmente pulite dai proprietari, si dice. Un problema sentito dagli stessi tanto che non è infrequente vedere gesti opportuni e utilizzo dei mezzi a disposizione. C’è ancora chi fa l’“indiano”, fischia e passa… Tanto qualcuno, di certo nolente, se la porta via: in auto e a casa, imprecando con il proprietario che è meno educato del cane, ma qualche volta anche con la povera bestiola che non c’entra niente. OK, quindi; ma l’obbligo di uscire con la bottiglietta per ripulire per benino (o magari due o tre bottigliette se i cani sono più di uno) appare poco gestibile. E’ il classico argomento in cui hanno ragione tutti, ma credo che, ancora una volta, occorra affidarsi al civismo dei proprietari. Che sono persone e quindi dovrebbero essere intelligenti e rispettosi dell’ambiente dove vivono. A questa specie non appartengono quelli che, spesso all’uscita di bar ed osterie, imitano i cani. Ecco, qui il pugno duro è necessario.
C’è poi la disposizione recente in base alla quale in piazza del Campo non ci si deve sdraiare, affidando ai volenterosi e preziosi vigili la…vigilanza per il rispetto della norma. Credo che con l’avvicinarsi dell’estate e con l’incremento del turismo ci vorrà un esercito per tenere a bada i tanti spiaggiati!
Quanto a decoro mancato c’è poi l’enorme problema dei sacchetti dell’immondizia esposti fuori dalle abitazioni e locali pubblici in orari non rispettosi delle norme e ritirati da Sei con eccessivi ritardi. Indecorosa, poi, è la tenuta dei giardini pubblici dove il verde è una…speranza! Al parcheggio dello stadio, negli stalli e sotto le tribune, c’è di tutto: un brutto biglietto da visita per i turisti che posteggiano. Certi palazzi storici del centro, magari notificati, hanno facciate, serrande, gronde e portoni che fanno rabbrividire. La pietra serena, in alcune strade e piazze della città, è consunta, scheggiata, piena di buche grandi e piccole e a volte è sostituita dall’obbrobrioso asfalto. Nelle strade di accesso al centro si viaggia in compagnia di buche che assomigliano a quelle di Roma. Mi fermo. Nessuno pretende miracoli a velocità supersonica, ma occorre una sanatoria possibile e una comunicazione ripetuta ed efficace che richiami tutti al doveroso decoro.
Senio Sensi