Linea dura e mano pesante del questore Pietro Milone per i fatti avvenuti nel giorno della partita tra Acn Siena e Aquila Montevarchi, giocata il 6 febbraio. Sono infatti 5 i provvedimenti amministrativi, che portano al Daspo, da lui firmati. “Ciò che è successo è molto grave – le parole di Milone. – Una parte dei tifosi ha atteso chi era entrato allo stadio e ha chiesto loro perché lo avevano fatto. Un episodio di questo tipo è intollerabile per un Paese democratico, non si può dover rendere conto del perché si è entrati in uno stadio. Per vicende simili io sarò severissimo, in questi casi non risparmio nessuno. Non sono uno che si gira dall’altra parte”.
I provvedimenti amministrativi sono stati firmati nei confronti di cinque persone: un uomo di 55 anni, uno di 35 e tre giovani di 22, 20 e 19 anni. Ma le persone coinvolte nei fatti sono state di più, ben 16. Quattro di loro sono minorenni. “Io li ho convocati tutti in Questura – ha spiegato Milone – e ho voluto parlare con loro. Ho convocato i minorenni con i loro genitori. I provvedimenti amministrativi per i cinque sono stati avviati, se hanno dei precedenti il Daspo nei loro confronti arriverà anche ad una durata di tre anni”.
Per legge un Daspo può avere una durata temporale da uno a cinque anni. Il questore parla di una rissa scoppiata fuori dallo stadio: “Abbiamo reperito le immagini, d’altronde ci sono gli occhi elettronici che vigilano. Sul posto è arrivato anche un funzionario di Polizia che è stato spintonato e ha preso un paio di calci e ciò è inaccettabile perché la divisa va sempre rispettata. Le divise non si toccano. Abbiamo assistito ad un tentativo di egemonizzazione di una curva e di assumere il comando di una tifoseria. Ma nessuno ha il diritto di comandare su nessuno, non si possono costringere altre persone a non entrare in uno stadio. C’è stata una contesa pure su alcuni cori che secondo queste persone non si dovevano fare. La rissa è stata comunque sotto gli occhi di tutti. E’ stata una indegna gazzarra, e i tifosi del Siena non hanno fatto una bella figura azzuffandosi tra di loro. Due di queste persone accendono solitamente i fumogeni fuori dallo stadio, anche questa è una cosa che non si può fare e la prossima volta ci sarà il Daspo pure per loro. Queste situazioni le stronco sul nascere. Allo stadio si va per divertirsi, non si possono vivere situazioni di questo tipo, non accetto che per eventi di divertimento si arrivi ad alzare le mani”.
C’è chi chiede al questore se una risposta di questo tipo potrebbe esserci anche in eventuali altri fatti e contese cittadine (il riferimento “paliesco” è chiaro), ma Milone tronca il discorso sul nascere: “Oggi stiamo parlando di una partita di calcio, e non accetto che si arrivi alle mani per uno spettacolo sportivo”.
Nessuna novità, invece, per l’episodio relativo al 16enne grossetano aggredito durante la partita di calcio Siena-Grosseto della categoria Allievi. “Sta procedendo l’Arma – afferma il questore, – io non mi faccio tirare per la giacchetta. Al momento non posso dare delle valutazioni, aspetto le carte”.
Gennaro Groppa