Sono 116 le pratiche erogate durante il 2022 dalla Finanziaria Senese di Sviluppo per un totale di oltre 11milioni di euro. Risorse destinate al territorio, a nuove attività, agli investimenti, ad aiutare le aziende per le esigenze di liquidità anche legate alle difficoltà che la crisi energetica e l’impennata dei costi hanno introdotto nell’arco dell’anno 2022. Altro valore importante: sono 25 le nuove attività avviate grazie al finanziamento della Fises per un valore di circa 1milione e 600mila euro distribuito tra servizi, artigianato e commercio.
Questi i risultati dell’attività istituzionale nell’anno che si è appena chiuso per la Finanziaria Senese di Sviluppo. “Sono risultati – commenta il presidente, Massimo Terrosi – che raccontano di una Finanziaria che mantiene una operatività di rilievo, importante, diffusa e capillare sul territorio, volta a cogliere le esigenze di ciò che sta muovendo e muove nell’economia del territorio o che nasce qui conseguentemente a dinamiche nazionali. Essere partner delle imprese significa questo: essere reattivi e propositivi rispetto alle necessità che si pongono sul territorio e agli aspetti che possono stimolare lo sviluppo, sostenerlo, rilanciarlo. Vanno in questa direzione le scelte fatte nel 2022, ma anche quelle che faremo a breve per il 2023 con la proposta di destinazione dei plafond in linea con le strategie condivise con i Soci”.
Nel dettaglio, insieme al finanziamento delle nuove attività, da mettere in luce i finanziamenti per investimenti che arrivano ad un totale di circa 1milione e 300mila euro per 11 interventi in settori diversificati (Commercio-Artigianato-Industria-Agricoltura). E poi ci sono i tanti interventi di finanziamento per liquidità e nelle attività ordinaria richiesti e concessi. “Questo ci fa il quadro delle difficoltà che abbiamo registrato nel corso del 2022 – osserva Terrosi – Non a caso a luglio scorso un milione e mezzo di euro è stato aggiunto all’attività ordinaria di Fises. E non a caso è stato confermato il plafond “Piccole Operazioni di Liquidità” per dare accesso finanziamenti di piccolo importo (minimo 10 mila euro), per far fronte alle esigenze di liquidità compreso il pagamento delle bollette dell’energia e favorire il superamento delle conseguenze della fase emergenziale”.
Per quanto riguarda la distribuzione territoriale, cresce la Valdelsa con il 21,10% degli importi, forte rimane l’area senese con il 38,71% degli importi. Anche la Val di Merse raggiunge un numero a due cifre con l’11,73% dei finanziamenti, la Valdichiana il 10,99%, oltre il 7% per Amiata e Crete, il Chianti, zona da dove storicamente arrivano minori domande, conta un 2,81% dei finanziamenti. Insieme artigianato, commercio e turismo, industria contano il 93,7% dei finanziamenti, con artigianato al 24,08%, commercio e turismo al 58% e il resto per industria. Le pratiche vengono presentate dalle associazioni di categoria per il 47% dei casi, mentre il restante viene presentato da aziende singole o studi professionali. I tempi medi di deliberazione sono 7 giorni, per le pratiche deliberate dal direttore e 15 per quelle a cura del consiglio di amministrazione.