“Per la realizzazione della nuova mensa universitaria attendo notizie dalla Regione Toscana e dal Dsu. Il governatore Eugenio Giani ad oggi non mi ha telefonato. I servizi, come una mensa, sono fondamentali per un ateneo. Mi auguro che i 4 milioni di euro inizialmente previsti per la ristrutturazione dell’edificio Bandini possano ora essere disponibili e che vengano utilizzati per un altro progetto”. Sono parole del rettore dell’Università degli studi di Siena, Roberto Di Pietra, che questa mattina ha presentato il bilancio di esercizio del 2023 dell’ateneo cittadino. I numeri sono buoni: l’utile è di 7,6 milioni di euro, la liquidità in cassa è cresciuta fino a 89,5 milioni di euro (in cassa c’erano 22 milioni nel 2017), per la comunità studentesca sono stati investiti 35 milioni di euro nel 2023. Il piano triennale degli investimenti prevede operazioni per 8,9 milioni di euro nei vari complessi.
Poi ci sono i numeri relativi al Pnrr, con l’ateneo senese che ha attivato in tale ambito progetti dal valore complessivo di 64 milioni di euro: grazie proprio a iniziative collegate al Piano nazionale di ripresa e resilienza sono entrati in ateneo oltre 150 ricercatori. Non tutto, comunque, è rosa e fiori: il rettore Di Pietra ha infatti parlato di difficoltà a reperire partner privati per alcuni progetti, come quello per l’intelligenza artificiale e centro di calcolo.