Il rinnovo del contratto integrativo alla Bassilichi: il commento della Fiom Cgil Siena

“Oltre il 96% dei lavoratori della Bassilichi SpA che hanno preso parte al referendum indetto dal Sindacato ha espresso la propria soddisfazione per il rinnovo del Contratto Integrativo Aziendale”- spiega Marco Goracci, Segretario Generale della FIOM CGIL di Siena.

“La trattativa è stata lunga e complicata – prosegue Goracci – ed è giunta al suo positivo epilogo dopo tutta una serie di ‘stop and go’ dovuti alle iniziali divergenze fra FIOM CGIL e FIM e alla difficoltà di rendere fra loro compatibili le peculiarità territoriali dei diversi siti (Siena, Firenze, Bologna, Roma, Pisa) rappresentati nella delegazione sindacale. Ma con questa ipotesi di accordo vengono rafforzate le relazioni sindacali e il ruolo delle RSU, impegnando l’Azienda a fornire tutta una serie di informazioni periodiche sull’andamento aziendale e sulla composizione della forza lavoro”.

“Oltre ad individuare i percorsi per la stabilizzazione dei rapporti lavorativi a contratto a termine e interinali – evidenzia il Segretario della FIOM – con l’accordo si sono affrontate tutta una serie di tematiche che rientrano nel concetto di ‘welfare aziendale’: dal riconoscimento di permessi retribuiti e congedi aggiuntivi per le lavoratrici con figli, ad un potenziamento del part time in modo particolare per le madri dopo il primo anno di vita del bambino, fino all’introduzione di una polizza sanitaria a valere per tutti i lavoratori a totale carico dell’Azienda. Un importante segnale di sensibilità verso le situazioni familiari difficili è stato l’aver ottenuto che i lavoratori potessero ottenere un anticipo del loro TFR in caso di cassa integrazione o perdita del posto di lavoro del coniuge”.

“Infine – conclude Goracci – non è stato di secondaria importanza l’aver confermato un premio di risultato che al raggiungimento degli obiettivi concordati permetterà il riconoscimento di 1.350 euro annui a tassazione agevolata.

 

Un risultato generale apprezzato dai lavoratori e dalle lavoratrici, ben consapevoli che in altre realtà produttive, al momento, i confronti sindacali si sviluppano principalmente su questioni indirizzate al mantenimento occupazionale.