Dopo la pausa dovuta ad una serie di positività degli atleti nel mese di dicembre, dopo la vittoria ad Imola, il Banca centro Cus Siena ha ripreso gli allenamenti a ritmo pieno ormai da alcune settimane, con il rientro di quasi tutti gli atleti dopo la visita “Return to play” obbligatoria per tutti coloro che sono risultati positivi. Il campionato nazionale di Serie B riprenderà per i ragazzi di Romei e Pucci il 27 febbraio in casa contro il forte Modena rugby, partita programmata originariamente per gennaio ed inserita come recupero.
Sarà la prima partita di un lunghissimo tour de force che vedrà i bianconeri impegnati con 13 partite in 14 domeniche; unica pausa sarà la Pasqua fino al 29 maggio. Una programmazione che al rugby senese non è piaciuta visto che il Campionato nazionale di Serie B resta un campionato dilettantistico mentre l’impegno che viene richiesto in una stagione che era facile prevedere che sarebbe stata stravolta dalla situazione sanitaria è pari a quello dei professionisti. Per il Cus sarebbe stato preferibile terminare il girone di andata per fare successivamente due gironi più ridotti che avrebbero permesso di diminuire gli impegni in un campionato che ha visto uno stop di un mese e che ha così perso ogni spazio per recuperi; in caso di impraticabilità dei campi infatti le partite non verranno riprogrammate ma assegnate come pareggiate 0-0 d’ufficio.
Il Banca centro Cus Siena si è trovato impossibilitato a giocare contro i Lions amaranto Livorno domenica 6 Febbraio, i senesi erano ancora alle prese con alcune positività e con un numero di atleti in regola con la nuova visita medica troppo esiguo per scendere in campo. Visti i motivi della rinuncia, comunicata per tempo alla Fir ed agli avversari e giustificata, i senesi sono risultati sconfitti per 20-0 senza punti di penalizzazione accessori. I tecnici senesi hanno provato fino all’ultimo a scendere in campo ma non era oggettivamente possibile; sotto quindi con gli allenamenti in vista della ripresa casalinga del campionato del 27, la preparatrice Calzeroni ha costantemente monitorato la situazione degli atleti bianconeri ed è convinta che si possa riprendere a giocare nel migliore dei modi.
Sul fronte delle giovanili la situazione è più complicata visti i numeri ridotti delle squadre senesi, solo quando sarà ridato il via ai campionati si riuscirà a capire i numeri reali degli abbandoni dei più giovani, gli allenamenti sono ripresi per tutte le categorie ma non è ancora facile capire gli sviluppi futuri ancora fortemente condizionati dalla mancanza di spazi per accogliere i genitori. Sul fronte del campo il comune di Siena dovrebbe essere quasi pronto per la pubblicazione del bando per la gestione del Sabbione e i dirigenti del rugby senese sono costantemente in contatto con la Federazione italiana rugby e con i propri tecnici per progettare un‘area diversa e finalmente funzionale alle attività del rugby cittadino dopo anni di mortificazioni su un impianto diventato icona di un’epoca lontana.
In occasione della partita casalinga di domenica 27 febbraio i senesi scenderanno in campo per la prima volta con le nuove maglie da gioco Macron, fornitore delle squadre nazionali italiane; un omaggio ai rugbysti senesi degli anni ’90 che con le loro maglie a scacchi bianconere tennero in piedi il movimento cittadino quando di motivi per sorridere ce n’erano pochi. Grazie alla generosità di sponsor vecchi e nuovi, al lavoro di Marco Cheli che ha accolto le richieste di Capitan Carmignani e di Trefoloni, incaricati del progetto, il rugby senese guarda al futuro non dimenticando il proprio passato.