Il Sap ricorda le vittime della mafia e del terrorismo, fiori deposti al cippo della Lizza

Un cuscino di fiori per ricordare le vittime del terrorismo, della mafia, del dovere e di ogni forma di criminalità: è quanto ha posizionato il Sindacato autonomo di polizia, alla lapide commemorativa dei caduti della polizia alla Lizza, “per commemorare tutti coloro che hanno pagato con la loro vita l’impegno profuso a favore della collettività”.

“Memorial day” è il nome delle iniziative messe in campo dal Sap. All’evento senese hanno partecipato i membri della segreteria provinciale della sigla, i rappresentanti dell’Associazione nazionale della polizia di Stato ed il cappellano della polizia

“Quest’anno cade il trentaduesimo anniversario delle stragi di Capaci e via D’Amelio, in cui persero la vita i giudici Falcone e Borsellino con le loro scorte e come ogni anno – ha così commentato il segretario provinciale di Siena Andrea Bensi – , il Sap nel mese di maggio vuole ricordare tutte le vittime del dovere. Il Memorial day è un’occasione per mostrare vicinanza e rispetto ai familiari delle vittime. Ma ricordare non è soltanto una forma di rispetto, è un dovere, è un modo per dimostrare che per cambiare la realtà è fondamentale impegnarsi ogni giorno affinché la storia non si ripeta”.

L’organizzazione, prosegue, “vuole mantenere vivo il pensiero verso tutte le vittime del terrorismo e delle criminalità e alle loro famiglie che portano i segni del lutto e della profonda sofferenza. Chi ha pagato con il sacrificio della vita nel compimento del proprio dovere deve rappresentare un patrimonio collettivo e condiviso di memoria da tramandare a tutte le generazioni, ma in particolare ai giovani che devono sapere per non dimenticare”.

“Con il “Memorial Day” si vuole contribuire a mantenere vivo il ricordo e promuovere i valori che si ispirano alla legalità e alla giustizia, perché deve rimanere vivo nella memoria chi ha sacrificato la vita per un paese migliore e questa testimonianza deve raggiungere tutti perché un Paese senza memoria rischia di commettere gli stessi errori nel futuro”, aggiunge.