“Siena è una città accogliente e al momento non ci sono situazioni critiche. Siena è una città che non si ferma e che non si deve fermare”. Sono le dichiarazioni del sindaco Luigi De Mossi a margine dell’incontro che si è tenuto questa mattina nella sala delle Lupe di palazzo comunale, attraverso il quale esponenti dell’amministrazione comunale hanno effettuato un dibattito con i rappresentanti di enti, istituzioni e albergatori cittadini per affrontare le problematiche economiche che scaturiscono dall’emergenza Coronavirus.
E’ stata un’assemblea molto partecipata e ricca di spunti, alla quale hanno preso parte rappresentanti di numerosi enti cittadini come la Fondazione Mps, la Banca Mps, la Camera di Commercio, la Fises, Federalberghi, il Microcredito di Solidarietà. C’è stato chi ha ipotizzato una scopertura straordinaria del pavimento del Duomo, chi ha detto che si dovrebbero favorire gite scolastiche degli studenti senesi nel territorio provinciale, chi ha ricordato come abbassare le tariffe delle strutture alberghiere possa essere una strategia non vincente, chi ha chiesto di organizzare nei prossimi mesi a Siena convegni di vario tipo, anche medici e scientifici, per avere altri visitatori. La Fises ha fatto sapere di poter mettere a disposizione un plafond di 2 milioni di euro.
“Di iniziative ne facciamo già adesso molte – ha detto il primo cittadino – ma le implementeremo ulteriormente per favorire l’arrivo di tutte le persone che al momento sembra siano reticenti a spostarsi. Faremo ancora più iniziative per favorire il turismo interno italiano e per favorire il consumo dei nostri prodotti. Una scopertura straordinaria del pavimento del Duomo? Mi pare una buona idea, è competenza della curia e quindi ne parlerò con l’arcivescovo, che è una persona eccezionale. Mi è piaciuta anche l’idea di andare a effettuare le gite scolastiche degli studenti senesi nella nostra provincia”.
Di fronte alla platea il sindaco ha detto: “Il tema del turismo per noi è centrale. Io dico a tutti di venire a Siena perché la nostra città non si ferma ed è un luogo tranquillo, sicuro e con tante bellezze da vedere. Quella che stiamo vivendo è una vicenda seria ma se la affrontiamo con toni da tragedia si rischia di avere una pandemia economica. C’è stato in alcuni casi in Italia un allarmismo eccessivo, mentre a livello locale mi sembra che ci sia stato un certo equilibrio. Io non ho intenzione di farmi prendere dal panico, e credo che un eccesso di allarmismo equivalga ad una crisi economica. Se c’è una pandemia io la vedo più in campo economico che in quello sanitario. Devo anche dire che il pre-triage delle Scotte è stato un modello esportato in tutta la Toscana e nel resto d’Italia”.