“Sono onorato di poter partecipare ad un appuntamento così importante, che si rivolge ai più giovani per trattare un tema che purtroppo è sempre di grande attualità nel nostro Paese come quello della mafia - commenta il Sindaco di Monteroni d’Arbia, Jacopo Armini – Per noi sarà possibile condividere diverse esperienze e descrivere quella che riguarda la tenuta di Suvignano, lazienda agricola che è stata confiscata alla mafia tra il 1996 e il 1997 e per la quale, proprio in questi giorni, stiamo valutando nuove idee in modo che possa, finalmente, diventare un’opportunità di sviluppo per tutto il nostro territorio, specie alla luce della difficile crisi economica che sta interessando il nostro paese”.
“Per questo, durante il dibattito di domenica - continua Armini – annunceremo nuove proposte che, condivise con i vari soggetti istituzionali della nostra provincia, intendiamo sottoporre all’attenzione dell’Agenzia Nazionale per i Beni Confiscati alle Organizzazioni Criminali. L’intervento del Sindaco Jacopo Armini è in programma domenica 27 maggio, nell’ambito del convegno che, a partire dalle 9,30, prevede anche la partecipazione del Procuratore Nazionale Antimafia Pietro Grasso. Prevista anche la presentazione dei Campi antimafia, in programma in Toscana. Il Sindaco prenderà parte al modulo dedicato a I beni confiscati, in programma alle 11,30. Dopo l’introduzione, attraverso la lettura di testi dedicati ai temi della lotta alle mafie, è previsto il contributo anche di Davide Pati dell’Associazione Libera e di Calogero Parisi, della Cooperativa Lavoro e non solo. Alla giornata di approfondimento saranno presenti anche Salvatore Allocca, assessore della Giunta regionale Toscana, Gianluca Mengozzi, Presidente Arci Toscana, Andrea Bigalli di Libera Toscana e Alessio Facchini dell’Associazione Cieli Aperti. Prima dell’avvio dei dibattiti e degli approfondimenti, si terrà la commemorazione della strage di via dei Georgofili di Firenze, della quale ricorre il 19^ anniversario, con l’intervento di Giovanna Maggiani Chelli. La tenuta di Suvignano Posta sotto sequestro e confiscata in forza della legge sui beni mafiosi, la tenuta di Suvignano consiste in una superficie agraria di circa 713 ettari, di cui 570 coltivati a grano duro, orzo e avena. Dispone di 13 case coloniche, di un fabbricato (lex magazzino), di una vecchia fornace, ora adibita ad officina aziendale e di una villa padronale, di un fabbricato con la chiesa. All’interno della tenuta si trova anche un agriturismo in attività, con 40 posti letto e un allevamento di circa 2 mila capi ovini, 200 capi suini, un uliveto di 5 ettari e una riserva di caccia.
Pienza lo attendeva da oltre due secoli e da almeno novanta anni se ne erano…
Anche la seconda giornata di corse al galoppatoio di Pian delle Fornaci si rivela un…
Il priore della contrada della Selva Benedetta Mocenni è il nuovo rettore del Magistrato delle…
Nella moda, gli accessori sono essenziali per definire lo stile individuale e dire qualcosa di…
E’ stata realizzata a Bellavista una nuova area sgambamento cani. L’area, individuata in via Irlanda,…
Proficuo incontro nella sala consiliare di Rapolano Terme con il sindaco Alessandro Starnini che, assieme…