Si è svolta l’inaugurazione di Casa Fragola, il nuovo appartamento dedicato ai percorsi di autonomia e integrazione per persone con disabilità. Casa Fragola affiancherà il progetto di ‘Casa Clementina’ nato circa tre anni fa, grazie a Le Bollicine, Pubblica Assistenza di Siena e Associazione Senese Down, per offrire i ragazzi l’opportunità di fare esperienze di vita autonoma all’interno di un vero e proprio appartamento. Il progetto, fino ad oggi, si è autofinanziato, grazie al sostegno dei cittadini e alla collaborazione di Asp Città di Siena che ha messo a disposizione gli appartamenti di Casa Clementina e Casa Fragola.
Tante persone all’inaugurazione di Casa Fragola. Sono stati numerosi gli interventi di istituzioni e autorità e grande la partecipazione dei cittadini. La serata stata aperta dall’intervento di Paola Bisconti presidente dell’Associazione Le Bollicine, che ha ringraziato istituzioni, associazioni, Contrade, volontari e famiglie per aver creduto e sostenuto il progetto. ‘Io come presidente ma soprattutto come mamma di Andrea – ha detto Bisconti – sono felice di sapere che mio figlio insieme agli altri ragazzi abiterà a Casa Fragola e che grazie a progetti come questo, negli anni, ha potuto acquisire tante sicurezze e più autonomia. Oggi possiamo pensare a un futuro possibile per lui e per tutti i suoi amici’.
Nel corso dell’inaugurazione sono intervenuti inoltre Monica Crociani, presidente Asp; Francesca Apolloni, assessore alle politiche aociali del Comune di Siena; Cristina Pasqui, coordinatore sociale della SdS Senese e Carlo Rossi, presidente Fondazione Mps che ha espresso tutta la sua gioia nell’aver creduto a questo progetto e nel vedere la sua evoluzione. ‘La campagna di crowfunding promossa grazie alla progettazione della Fondazione Mps – ha detto Rossi – ha permesso alla rete di associazioni di ottenere le prime risorse necessarie per l’acquisto degli arredi della nuova casa”.
L’appartamento: obiettivi e finalità. Il nuovo immobile sarà destinato ad esperienze di residenzialità settimanali. Inizialmente si alterneranno otto persone e due di loro sperimenteranno ben due settimane in autonomia. A Casa Fragola non è prevista la presenza notturna dei volontari Il personale educativo interviene solo per sostenere e accompagnare le persone nei propri percorsi di vita indipendente. “Ogni persona del gruppo – ha spiegato Letizia Cambi, coordinatore educativo del progetto – è profondamente diversa. Vivere e condividere con i ragazzi di Casa Clementina e Casa Fragola esperienze di vita quotidiana ci dimostrano che non esistono ‘bisogni speciali’, ma bisogni umani e che tutti i ragazzi, disabili e non, hanno dei sogni. Questo progetto vuole offrire a ogni partecipante una possibilità per costruire il proprio percorso di vita”.
Prima del taglio del nastro, il ringraziamento di Matteo Santi, a nome dei ragazzi di Casa Fragola. “Io e i ragazzi di Casa Fragola e Casa Clementina – ha detto Matteo – da oggi possiamo avere un futuro per crescere e diventare grandi. Abbiamo bisogno di costruire il nostro futuro. Il Nostro sogno è diventato realtà”
Alle pareti di Casa Fragola il quadro donato da ZakSlice di Daniele Zacchini e Andrea Lensini.