“Uno sforzo comune per arrivare a soluzioni ispirate dalla coesione sociale ed al bene della comunità” ed “una forte interazione per contemperare le diverse e talvolta contrapposte esigenze”.
Lo ha chiesto il Prefetto di Siena Maria Forte agli enti e alle autorità oggi, durante un incontro sul disagio abitativo. Al tavolo erano presenti il sindaco Luigi De Mossi, l’attuale presidente della provincia David Bussagli che è anche presidente della Società della salute Alta Valdelsa, il presidente della Sds Senese e sindaco di Sovicille Giuseppe Gugliotti e Michele Angiolini, sindaco di Montepulciano e presidente della Sds dell’Amiata, della Val di Chiana e della Val d’Orcia. Presente inoltre il responsabile dell’Ufficio Nep del Tribunale di Siena.
“In un contesto storico-economico delicato, come quello attuale, la tenuta sociale di un territorio passa, anche, dall’individuazione di percorsi virtuosi condivisi”, ha aggiunto il prefetto Forte.
L’incontro, spiega la Prefettura in una nota, “è stato convocato allo scopo di promuovere un più ampio confronto tra i diversi attori istituzionali e favorire l’individuazione di possibili soluzioni condivise al tema del disagio abitativo in un contesto in cui, tanto l’emergenza epidemiologica da covid-19 quanto la recente impennata dei prezzi delle materie prime, rischiano di acuire la crisi economico-sociale e causare gravi disagi a famiglie e imprese”.
Nel corso della riunione “il Prefetto ha illustrato i dati, che vengono periodicamente comunicati dal Tribunale di Siena, concernenti le procedure esecutive per il rilascio di immobili. Al momento i numeri a disposizione forniscono un quadro non allarmante e in linea con la fase pre-pandemica: purtuttavia gli attori istituzionali intervenuti hanno convenuto sulla necessità che si mantenga alta la guardia sul fenomeno e si implementino le forme di collaborazione. All’esito dell’incontro i partecipanti, nel prendere atto dell’estrema utilità di questi momenti di confronto, hanno convenuto sull’opportunità di individuare strumenti e linee d’azione condivise per consentire ai diversi attori la giusta interazione per contemperare gli interessi in campo”, prosegue il testo.