Il virus colpisce ancora il mondo del vino e lo tiene in scacco. È arrivata proprio in questi giorni la notizia ufficiale del rinvio della manifestazione annuale delle Anteprime di Toscana 2022, che avrebbero dovuto tenersi a febbraio, e che slittano dal 19 al 25 marzo.
Lo ha annunciato la Regione Toscana che, con la Camera di commercio di Firenze e d’intesa con tutti i Consorzi coinvolti, ha ritenuto opportuno rinviare lo svolgimento della manifestazione dedicata alle anteprime dei vini toscani a causa della situazione pandemica.Il nuovo programma, che quest’anno non comprenderà il Brunello di Montalcino, che ha preferito organizzare la propria manifestazione autonomamente lo scorso novembre, è il seguente: 19 marzo PrimAnteprima, 20 marzo Chianti Lovers, 21-22 marzo Chianti Classico Collection, 22-23 marzo Anteprima Vernaccia di San Gimignano, 23-24 marzo Anteprima Vino Nobile di Montepulciano, 25 marzo Anteprima l’Altra Toscana.
“Dopo esserci consultati – ha detto la vicepresidente e assessora regionale all’agroalimentare Stefania Saccardi – alla luce del momento ancora di emergenza che stiamo vivendo e che ci auguriamo possa allentarsi nei prossimi mesi, abbiamo deciso di rimandare questo appuntamento che per la sua importanza è giusto si debba svolgere in tempi di maggiore tranquillità. Sappiamo quanti sono i giornalisti che attendono di partecipare alle Anteprime di Toscana e vogliamo consentire loro di farlo in pienezza e serenità, un dovere che abbiamo nei loro confronti e nei confronti dei nostri vini”.
Sulla scia della quarta ondata europea (quinta per l’Italia – dove il virus è arrivato prima) lo scenario degli eventi e delle fiere è in continua evoluzione, e si assiste progressivamente a rinvii e riprogrammazioni.
È il caso delle Grandi Langhe, previsto in calendario il 31 gennaio e il 1° febbraio a Torino, che si sposta al 4 e 5 aprile. Stessa sorte tocca all’Anteprima Amarone, che slitta a giugno a Verona. Mentre voci di corridoio parlano di un probabile rinvio della fiera Prowein di Düsseldorf (prevista a fine marzo), tutto tace sul fronte di Wine Paris & Vinexpo Paris (in calendario a fine febbraio) e per Vinitaly (programmato per aprile). Speriamo che le attese non vengano tradite anche in questo caso. L’ottimismo che aveva pervaso la filiera vinicola, nella speranza di tornare alla normalità, è stato travolto dall’ondata di Omicron. Una riflessione è d’obbligo.
Non sarebbe forse il caso di rivedere il calendario degli eventi vinicoli? Ma soprattutto non sarebbe necessario ripensare gli eventi in maniera diversa da quella tradizionale, almeno finché perdura questo stato di incertezza?
Stefania Tacconi