Il web? Non è una passerella, occhio ai pericoli: Miss Italia sale nel truck della polizia per educare i più giovani

I pericoli del web? Si affrontano in un truck: ha fatto tappa alla Lizza stamani il camion di “Una vita da social”, campagna educativa della polizia, fatta insieme al Ministero dell’Istruzione, nell’ambito del progetto “Generazioni connesse”, ideato per proteggere i minori dai pericoli della rete.

“È un’importante occasione per noi – è stato sottolineato dal questore Ugo Angeloni – per entrare in contatto con i ragazzi. Quello della rete è un mondo fondamentale, che consente modalità di comunicazione e relazione del tutto innovative, spesso molto utili. Ma proprio per questo è essenziale saper adottare comportamenti adeguati e conoscere le conseguenze delle proprie azioni online.”

Centocinquanta gli studenti presenti. Sono provenienti dagli istituti San Bernardino, Sarrocchi e Piccolomini. I giovani hanno provato il visore per la realtà aumentata, immergendosi in “storie” coinvolgenti e immersive, attinenti a fenomeni gravi come cyberbullismo, adescamento, sextortion e truffe online.

Presente al truck anche il sindaco Nicoletta Fabio. Testimonial di spicco sicuramente stata Miss Italia Ofelia Passaponti. “Purtroppo, tutti noi tendiamo a ispirarci a chi sembra avere una vita perfetta – ha detto la ragazza senese-. Ma i social mostrano solo il lato bello della realtà, lasciando nascosti i problemi e le difficoltà che, invece, fanno parte della vita di ciascuno”.

Sempre numerose le segnalazioni sui reati che giungono al Centro Operativo per la sicurezza cibernetica della polizia postale. “La tutela dei minori online – han spiegato Eva Claudia Cosentino, dirigente del Cosc toscano– è per noi una priorità assoluta. Eventi come questo, così come gli incontri quotidiani che teniamo nelle scuole di ogni ordine e grado, servono a fare prevenzione. È proprio la prevenzione lo strumento più importante per evitare che i ragazzi si ritrovino coinvolti in situazioni spiacevoli o, peggio ancora, pericolose”.