“Il sindaco, ancora una volta, dimostra di non saper curare gli interessi di Sinalunga e dei suoi cittadini. La delibera del consiglio comunale sulla ristrutturazione dell’impianto irriguo nella valle del Foenna, approvata anni fa, è chiaramente il frutto di una visione miope che non è migliorata neanche con il cambio di giunta”. Così Angelina Rappuoli, consigliere comunale del gruppo lista civica Angelina per Sinalunga, ha commentato i lavori sulle condutture idriche che attraversano la pianura a valle dei comuni di Lucignano e Sinalunga, approvati dall’amministrazione Agnoletti e sulle quali l’attuale sindaco Zacchei non solo non ha intenzione di tornare ma che anzi, vuole seguire pedissequamente.
“L’impianto – spiega Rappuoli – fu progettato e costruito negli anni ’60 ed è in funzione ormai dal 1970. Questa struttura, che sfrutta l’accumulo idrico dell’invaso artificiale del Calcione, consentiva agli agricoltori della zona di accedere facilmente all’acqua. Oggi, però, il progetto di distribuzione dell’acqua è stato completamente stravolto e ora ogni gruppo di consegna deve coprire un’area fino a 25 ettari. Non ci stupiamo che molti utenti esprimano preoccupazioni per il rischio di non poter accedere alle risorse idriche, soprattutto perché la realizzazione delle condutture secondarie sarà a carico loro. Considerando che si tratta spesso di tubature lunghe svariate decine o addirittura centinaia di metri, bisogna anche tener conto dei disagi che questa situazione creerà in una zona prevalentemente agricola”.
“Il piano originario – prosegue Rappuoli – prevedeva, oltre alle linee principali, anche la costruzione delle condotte secondarie per facilitare l’accesso a queste risorse. Tuttavia, i lavori appaltati riguardano solo le condutture principali, con il rischio di escludere alcuni imprenditori agricoli dal servizio di erogazione dell’acqua”. “Il paradosso – conclude il consigliere comunale – è che persino un bene comunale, come lo stadio di Sinalunga, subirà danni. L’impianto, infatti, aveva un accesso diretto all’irrigazione, com’è naturale che sia. Invece, d’ora in avanti, gli sarà precluso l’accesso diretto alle condutture idriche. Non aver chiesto una variante è la prova che Zacchei non solo non agisce nell’interesse dei cittadini, ma neanche in quello del Comune stesso”.