Aliquote invariate dell’Imu per il 2026. È questo il dato che emerge dalla delibera approvata dal Consiglio comunale di Siena con 21 voti favorevoli e 8 contrari su 29 consiglieri presenti. Il prospetto delle aliquote dell’Imposta municipale propria è stato illustrato dall’assessore al bilancio Riccardo Pagni e conferma il quadro già in vigore, nel rispetto della normativa nazionale e degli equilibri di bilancio dell’ente.
Il Comune ha scelto di non intervenire sulle aliquote, mantenendo inalterata la struttura dell’imposta. Restano quindi esenti dall’Imu i terreni agricoli, mentre l’abitazione principale continua a non essere soggetta al tributo, ad eccezione delle categorie catastali considerate di lusso: A/1, A/8 e A/9. Per queste tipologie l’aliquota è fissata allo 0,5 per cento.
Confermate anche tutte le agevolazioni previste dalla legge. In particolare, resta la riduzione del 50 per cento della base imponibile per gli immobili di interesse storico o artistico e per quelli dichiarati inagibili, così come per le abitazioni concesse in comodato d’uso gratuito ai parenti di primo grado. Rimane inoltre la riduzione del 25 per cento per gli immobili locati a canone concordato, misura pensata per incentivare forme di affitto calmierato.
Per quanto riguarda le altre categorie, l’aliquota per i fabbricati produttivi e per le aree edificabili è confermata all’1,06 per cento, mentre per i fabbricati rurali a uso strumentale resta allo 0,1 per cento. Un quadro che l’amministrazione definisce coerente con le disposizioni nazionali e funzionale al mantenimento dell’equilibrio economico-finanziario del Comune.
Le aliquote approvate avranno decorrenza dall’ 1 gennaio 2026 e saranno trasmesse al Ministero dell’Economia e delle Finanze attraverso il Portale del federalismo fiscale, come previsto dalla normativa.