Consiglio comunale al fulmicotone, quello odierno: la maggioranza si spacca sui rifiuti, o almeno questo è stato il casus belli.
Cinque gli atti presentati sull’argomento: la lente viene puntata sui disservizi che da mesi vengono denunciati sulla stampa locale – Siena News in primis – sulla base delle segnalazioni dei cittadini, stanchi di avere a che fare ogni giorno con scene che spesso sono di vero e proprio degrado, certo né consone né vicine a quella che deve essere l’immagine della città.
Critiche nei confronti del gestore Sei Toscana – soprattutto dai gruppi che appoggiano l’amministrazione – e all’assessore all’ambiente e decoro urbano Silvia Buzzichelli, ma anche urla e discussioni ed attacchi al presidente del consiglio comunale Marco Falorni. Saltano gli schemi tra partiti e gruppi politici e ad anche le fila dei due rispettivi schieramenti. L’aria che tira, complice forse l’avvicinarsi del 2023 o il risultato alle elezioni, è da campagna elettorale ormai iniziata e qualcuno arriva perfino ad affermarlo, in aula.
Così, l’assessore Buzzichelli viene accusata da consiglieri della sua maggioranza: non le hanno lesinato bordate Carlo Marsiglietti e Federico Minghi, Impegno Civico, che hanno attaccato anche il sindaco di Siena Luigi de Mossi.
Marsiglietti e Minghi hanno presentato il primo e più discusso atto della mattina (una mozione che è stata bocciata dall’aula) in cui l’amministrazione è stata invitata “ad una dovuta ed opportuna riflessione sull’argomento” dell’efficienza del servizio della nettezza urbana e “a prendere ufficialmente contatto con Sei Toscana ed attuare necessarie soluzioni”. La bagarre scoppia quando Marsiglietti ricorda i voti presi dai vari gruppi alle scorse elezioni del 2018, “ci sono 8mila persone che hanno votato civico, senza appartenere a partiti. Ecco il motivo di questa mozione”, spiega. Quanto scritto dai due non piace però ai colleghi appartenenti alla stessa maggioranza (durante le dichiarazioni di voto arrivano i no di Orazio Peluso e Barbara Magi) e le crepe si avvertono anche dentro lo stesso Impegno Civico: Tommaso Bartalini, consigliere del gruppo, annuncia il suo voto contrario e aggiunge: “Ho appreso della mozione solamente questa mattina”.
I numeri, però, alla fine raccontano anche un’altra storia, la coppia di Impegno Civico con una mozione ha rischiato di fare andare sotto la maggioranza, qui il primo capolavoro: tra i voti a favore e quelli contrari la differenza è solamente di uno, 12 e 13(ed un astenuto). La maggioranza sente la terra tremare sotto ai piedi. Perché dall’opposizione arriva un sostegno compatto alla mozione Minghi-Marsiglietti, e si sente il peso delle assenze di consiglieri come Maggiorelli e Marzucchi e del sindaco Luigi de Mossi. Ma se tutti fossero presenti, e se fossero quindi arrivati altri “no”, la maggioranza si sarebbe comunque fermata a 17 voti. Avrebbero potuto invece arricchire il borsino dei favorevoli alla mozione e portarlo a 14 i voti di Sabatini e Periccioli, due consiglieri d’opposizione che oggi non c’erano.
A seguire è arrivata una pioggia di ordini del giorno. Tutti i gruppi, sia politici che civici, che fanno parte dell’area che sostiene De Mossi, hanno presentato un atto che “alla luce dei reiterati e continui disservizi” invita l’amministrazione “a valutare la possibilità di avviare nuove collaborazioni con altre e diverse aziende in sostituzione” di Sei Toscana ed inoltre invita l’amministrazione “a continuare il lavoro di controllo e verifica del servizio svolto da Sei Toscana”, non escludendo ogni azione (anche legale) volta a tutelare i cittadini di Siena e al “risarcimento dei danni subiti in seguito agli inadempimenti constatati e contestati al gestore per il periodo fino al 29 giugno 2021”. Nella premessa del documento si rileva anche che esistono “gravi disservizi in merito ai mancati svuotamenti dei contenitori del multi materiale” con le isole ecologiche che “risultavano diffusamente in precarie condizioni e di decoro a causa delle notevole quantità di sacchi abbandonati a terra e di cassonetti sempre pieni”. La maggioranza appare compatta ma il secondo colpo di scena arriva durante la votazione: Marsiglietti e Minghi si astengono.
Due ordini del giorno arrivano anche dall’opposizione. Approvato quello di Per Siena che, con 9 voti favorevoli e 19 astenuti, può dirsi il secondo capolavoro politico: Il gruppo chiede di intervenire con la Regione Toscana per ottenere un consistente aumento delle risorse, tratte dall’Ecotassa, da destinare alla politiche per la raccolta differenziata senza gravare sulle tasche dei cittadini e di coinvolgere l’Anci per una revisione della metodologia Arera e “di intervenire costantemente presso la Sei Toscana per verificare l’applicazione del piano industriale”. Dal gruppo politico arriva il commento di Pierluigi Piccini: “La nostra situazione non può essere equiparata ad altri territori ed intendiamo essere una molla per fare un cambiamento nel sistema. Dobbiamo lavorare con l’Anci per trovare una soluzione”. Vanni Griccioli, anche lui membro del gruppo, ha posto una serie di domande all’amministrazione. “Ci chiediamo perché territori come Arezzo e Grosseto hanno avuto approcci differenti nelle politiche di Ato, pur avendo amministrazioni di centrodestra “, ed ancora “Arezzo e Grosseto hanno attinto alle proprie risorse per non fare aumentare la Tari. Vogliamo capire perché siamo stati costretti ad aumentare queste tariffe”.
Non passa infine il documento presentato dal consigliere Luca Micheli del Pd che chiedeva all’amministrazione di un avere un confronto costruttivo con Sei Toscana “per migliorare il servizio di rifiuti in città e nei quartieri”. La mossa dem è stato spiegata da Alessandro Masi: “Intendiamo sottolineare il fatto che, per mandare avanti le cose, c’è bisogno di un confronto costante e di non arrendersi mai. Non dobbiamo rassegnarsi al potere fare meglio”. Gli fa eco Luca Micheli: “Occorre trovare un piano adeguato alla città. Il problema va risolto e nel migliore dei modi”.
Per la mozione e per i tre ordini del giorno Davide Ciacci, Siena Ideale, ha presentato un emendamento, passato all’unanimità, che chiede di inserire dopo la parola “soluzioni” con “… a partire dall’adozione di meccanismi premianti per stimolare la cultura della raccolta differenziata che incidano sulla diminuzione delle tariffe a favore delle utenze domestiche e non domestiche più virtuose”.
A chiudere in punta di fioretto la bagarre ci ha pensato Pietro Staderini, commentando a chiusura che “l’immagine che da quest’aula arriva alla città non è edificante” e cercando di riportare calma tra gli animi.
Katiuscia Vaselli
Marco Crimi