Offriva ambiti posti di lavoro spacciandosi per una “dirigente” del Vaticano in realtà era solo una truffatrice. Una distinta signora sessantatreenne era riuscita a entrare nelle grazie di una donna romana bisognosa e in cerca di lavoro.
Le aveva proposto di seguirla in Vaticano dove diceva di occupare una posizione di prestigio. La vittima del raggiro le aveva creduto ma si era poi accorta che i soldi (qualche migliaio di euro) che aveva donato sotto forma di offerta alla “dirigente vaticana” in realtà non finivano nelle elemosinerie dello Stato Pontificio, destinate a opere di bene ma, molto più prosaicamente, nelle tasche di quest’ultima.
A completare il quadro dell’articolata simulazione vi era la presenza di una finta suora che avrebbe dovuto tenere una sorta di colloquio per assumere la richiedente.
Tutto ovviamente falso, come nella migliore commedia all’italiana. A scoprire il reato sono stati i carabinieri della Tenenza di Abbadia San Salvatore che una volta presa la denuncia della donna romana (ma con parenti badenghi) hanno fatto partire le indagini che hanno appurato come si sia trattato solo una ingegnosa truffa architettata con dovizia di particolari fraudolenti. Non esisteva nulla: nessuna dirigente, nessun versamento alle casse dei bisognosi, nessuna suora e nessun colloquio. Soltanto una truffatrice che approfittava spietatamente degli altrui bisogni.