Ad Asciano è stato ufficialmente attivato il primo impianto di grid reverse flow italiano. L’opera, che funziona secondo una tecnologia di compressione del biometano non consumato su una rete di distribuzione per poi iniettarlo nella rete di pressione superiore, è stata attivata da Centria, azienda di distribuzione del gas naturale del Gruppo Estra.
L’impianto è stato installato nella stessa rete di distribuzione in cui conferisce biometano la centrale di produzione di Sienambiente. L’operatività è arrivata a dicembre scorso, dopo l’esito positivo del collaudo. Nei prossimi mesi inizierà quindi la fase di regolare attività in base alle condizioni operative della rete.
Il Gruppo parla di “un traguardo molto importante” e ricorda come poco più di un anno fa era stato avviato il progetto Twist “con l’obiettivo di rendere possibile l’immissione in rete dell’intera produzione di biometano, in ogni momento dell’anno, ed incrementare così la disponibilità di gas rinnovabile verso il sistema energetico complessivo”, si legge
“Con l’attivazione dell’impianto di grid reverse flow, Estra è la prima multiutility italiana ad aver attivato una rete di distribuzione bidirezionale attraverso la compressione del gas dalla rete di distribuzione alla rete di trasporto”, ricordano ancora dal gruppo.
Al termine della sperimentazione Arera riconoscerà a Centria un contributo complessivo fino ad 1.060.000 euro al termine della sperimentazione.
Il contributoin questione rientra nell’ambito delle attività sperimentali promosse dall’Authority nel campo delle infrastrutture gas volte a favorire gli obiettivi di transizione energetica e decarbonizzazione a livello nazionale, grazie all’impiego di gas rinnovabili, quali biometano e idrogeno, in linea con gli indirizzi europei.
“Siamo orgogliosi di essere la prima multiutility italiana ad aver avviato un impianto di grid reverse flow – ha dichiarato Francesco Macrì, presidente di Estra. Un risultato importante che conferma il ruolo di Estra come attore in grado di guidare il cambiamento in questa delicata fase di transizione energetica. L’impianto doterà i nostri territori di forniture sempre più costanti di gas da fonti rinnovabili attraverso la valorizzazione delle infrastrutture presenti, in linea con la necessità di calibrare in modo strategico gli obiettivi di sostenibilità con quelli socioeconomici nel nostro Paese”.
“Siamo molto soddisfatti di aver raggiunto l’obiettivo programmato al momento dell’avvio del progetto sperimentale Twist. Per farlo, è stato sicuramente fondamentale il sostegno fornito da Arera, che ringraziamo per il proprio impegno nel promuovere progetti in grado di avere un impatto concreto nel processo di transizione energetica”, ha commentato Roberto Rappuoli, presidente di Centria.
Alessandro Fabbrini, vicepresidente di Estra, ha aggiunto: il successo del progetto sperimentale TWIST è una chiara dimostrazione della volontà di Estra di essere parte attiva, particolarmente nei nostri territori nel processo di transizione energetica.Le sinergie tra due realtà attente e vicine ai bisogni delle comunità come Estra e Sienambiente hanno permesso di raggiungere un traguardo importante che garantirà una maggiore stabilità e continuità nelle forniture di gas rinnovabili”.
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