Domani, in prima mattinata, si dovrebbe tenere l’intervento per risolvere il guasto al collegamento via cavo che ha causato problemi per la ricezione del segnale televisivo nel quartiere di San Prospero, in particolare in via 24 maggio e in via Martiri di Scalvaia.
La criticità, si spiega, riguarda la fibra ottica e la rete cablata gestite da Tim. Al momento i tecnici del gestore non possono intervenire perché una macchina – che non può essere rimossa – impedisce l’accesso all’apparecchiatura malfunzionante.
Stasera il proprietario del veicolo (rintracciato dalla polizia municipale) potrà rimuovere il mezzo, così da permettere l’intervento dei tecnici che hanno già predisposto attrezzature e materiale necessari alla riparazione.
Sul caso erano intervenute Confcosumatori e Adiconsum di Siena che, in una nota, hanno fatto sapere che il guasto sta persistendo dallo scorso sabato 10 febbraio ed ha coinvolto settanta famiglie.
“Molti cittadini consumatori, da molte settimane lamentano ed hanno segnalato alle predette associazioni di consumatori, che nella zona di San Prospero saltuariamente ed anche per qualche ora, è mancato il segnale per vedere la televisione. Ormai la televisione è un elettrodomestico che svolge anche una funzione sociale ed un servizio pubblico, sia per fare compagnia alle persone che abitano da sole, sia per dare le informazioni e l’intrattenimento”, puntualizzano le associazioni.
“Ricordiamo che in caso di cattiva o mancata ricezione del segnale televisivo, Tim spA deve effettuare il proprio intervento di riparazione nei tempi stabiliti compreso sabato e domenica – prosegue la nota – . Sappiamo che è attivo il numero verde del Comune per i guasti, ma alle continue chiamate dei cittadini i responsabili non hanno saputo dare risposte e non hanno ripristinato il segnale televisivo”.
“Vogliamo sperare che il Comune intervenga con Tim per assicurare una corretta funzionalità del servizio visto e considerato che le segnalazioni dei guasti inviate il sabato pomeriggio o la domenica vengano prese in carico solamente il primo giorno lavorativo utile”, si legge ancora.