Cosa sono le smart city? E come la tecnologia può fare da supporto per migliorare la nostra vita? Sono stati questi i temi affrontati questa mattina al Santa Maria della Scala per il festival Digital Meet. Molteplici gli argomenti esposti dagli esperti nel corso del convegnoi: intelligenza artificiale, privacy, sostenibilità e tanto altro. Digital meet è il più grande festival italiano su alfabetizzazione digitale per cittadini e imprese, promosso da Fondazione Comunica e a presentare l’evento sulle Smart city è stato il professor Alessandro Bove.
“L’obiettivo è quello di informare i cittadini e di renderli responsabili – spiega Dove -. Le smart city sono città in cui la tecnologia gioca un ruolo da protagonista, portando un sostegno alla comunità. Molto spesso si tende ad avere timore nell’affrontare certi temi e invece è importante capire che la responsabilità è la nostra”.
Una giornata, in cui sono stati presentati diversi progetti che, come ha confermato anche il presidente della Fondazione Saihub Valter Fraccaro, possono servire come spunto anche per migliorare la nostra città.
“Siena in realtà è una smart city già dai tempi del Medioevo – commenta Fraccaro -, perché già all’epoca il sistema era all’avanguardia. È chiaro che si può sempre migliorare, pertanto la giornata di oggi servirà come spunto per rendere migliore la nostra città. La definizione di smart city non è semplicissima, perché ci sono tante sfaccettature da considerare e per questo motivo è necessario non fermarsi per progredire”.
A suscitare grande interesse, è stato anche il tema dell’intelligenza artificiale e del trattamento dei dati personali, oggetto di grande discussioni nel corso di quest’anno da parte dei cittadini.