Nelle secondo case si potranno spostare solamente, “coloro che in Toscana hanno comunque il proprio medico di famiglia o pediatra. A tutti gli altri non sarà consentito“.
Dopo l’allarme lanciato dal sindaco di Pietrasanta, in Versilia, che aveva evidenziato come con il nuovo Dpcm “il Governo avesse sottovalutato il fenomeno delle fughe dalle cosiddette zone rosse”, oggi ,venerdì 6 novembre, la Regione è dovuta correre ai ripari per arginare questo problema e lo ha fatto con un’ordinanza. Nel litorale toscane, lo ricordiamo, sono molte famiglie del nord Italia hanno la seconda casa,” e c’è chi ha deciso dalla scorsa estate di trattenervisi, lavorando da remoto, oppure vi si è trasferito nei giorni scorsi o sta meditando di farlo”, fanno ancora sapere da Firenze. Per venire in Toscana occorrerà avere qui un medico o pediatra, come già era stato imposto a maggio, sennò ci sarà la pena di una multa. La Regione però ha precisato che comunque restano consentiti rientri motivati da “comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute o di studio”, come ad esempio per gli studenti universitari fuori sede.
“Vogliamo regolare gli accessi alle seconde case – spiega il presidente Giani – per frenare il trasferimento dalle zone rosse nella nostra regione. Consentire in un momento di emergenza sanitaria di farlo solo a chi ha qui il medico o il pediatra è un’esigenza naturale”. “Occorre responsabilità – conclude Giani – e rispetto autentico dello spirito delle norme fissate dal Dpcm”.
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