Ancora fiamme nella montagnola, area boschiva di Cerreto a Merse che già pochi giorni fa aveva visto andare distrutti cinque ettari di terreno sotto alle fiamme Stavolta sono trenta gli ettari bruciati, ancora di pineta. Un caso? Sembra proprio di no, anche perché la pioggia caduta fino a pochissimi giorni fa avrebbe aiutato in questo senso. C’è la mano dell’uomo e, stando alle prime notizie, ci sarebbero cinque diversi inneschi individuati. Chi ha osato, sapeva bene come e dove farlo?
Sembrerebbe di sì. Anche perché l’area, 2mila ettari in tutto, è pineta che di lì arriva fino al mare. Verosimilmente sono tanti anche i pini malati. Questo rende quel lungo percorso tra terra e mare una vera e propria polveriera, tanto da essere considerata dagli addetti ai lavori la zona più pericolosa della Toscana, per gli incendi. Il rogo è cominciato nel primissimo pomeriggio e il grande dispiegamento di forze ha permesso di domarlo diverse ore dopo, al lavoro ininterrottamente vigili del fuoco, due elicotteri antincendio della Regione, volontari dell’associazione La Racchetta, carabinieri, carabinieri forestali, tre canadair che hanno portato acqua da Follonica, la protezione civile, le squadre dell’Unione dei Comuni della Valdimerse e Colline Metallifere.
Katiuscia Vaselli
Hanno collaborato: Marco Crimi, Gabriele Ruffoli
Si ringrazia Nicola Ulivieri e l’Associazione La Racchetta però video e per le foto
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