Il commento più duro arriva da Potere al popolo Siena che chiede dimissioni di massa di tutta la giunta comunale, ma varie personalità della politica locale e nazionale hanno commentato quanto è accaduto ieri, lunedì 15 marzo, in seguito all’operazione della Guardia di Finanza denominata Hidden Partner.
L’inchiesta vede indagate a vario titolo 12 persone con l’accusa di autoriciclaggio, reati tributari, societari e di corruzione e contro il patrimonio. Sotto la lente degli inquirenti la società Sielna Spa di proprietà dell’imprenditore kazako nel settore petrolifero Igor Bidilo che, secondo l’accusa, attraverso fondi custoditi in diversi paradisi fiscali che avrebbero portato ad un’evasione fiscale di oltre 50 milioni di euro nel 2014 e 2015, avrebbe poi portato all’acquisto di numerose attività nel settore della ristorazione a Siena, Roma, Milano e Firenze. Qui il Caffè Scudieri e poi la gestione della caffetteria di Palazzo Pitti e, nel 2019, lo storico caffè Giubbe Rosse di Piazza della Repubblica.
Nisini (Lega): “Sostegno agli inquirenti per impegno alla legalità” – Direttamente da Roma arriva l’opinione del sottosegretario del Ministero del Lavoro e senatrice della Lega Tiziana Nisini. “Le indagini portare alla luce in queste ore raccontano di una vicenda che ha coinvolto e sconvolto anche la città di Siena; un vero terremoto giudiziario. Un plauso agli inquirenti per il lavoro svolto alla lotta contro il crimine”, afferma Nisini che poi aggiunge “esprimo il mio sostegno agli inquirenti perché continuino a garantire l’attenzione alla legalità. E’ ancora una fase di indagini ma sono fiduciosa che il lavoro svolto con puntualità e trasparenza porti presto alla verità”.
Potere al Popolo: “Dimissioni per sindaco e giunta”– Potere al Popolo punta il dito direttamente contro l’amministrazione comunale. Il partito arriva a parlare di una “colpevolezza politica” di una giunta che “che, nel silenzio perpetuo della cosiddetta opposizione (segno che il degrado della città coinvolge tutti e ha radici lontane) – si legge in una nota-, si è fatta notare più che altro per esternalizzazioni a cooperative politicamente affini, nomine di consulenze esterne e ruoli nelle aziende partecipate secondo le solite logiche clientelari, gestione del bilancio comunale disastrosa, non possiamo che arrivare ad una richiesta inequivocabile: dimissioni del sindaco e della sua giunta subito!”
Valentini (Pd): “Amministrazione ha avuto cautela nei confronti degli investitori esterni?”– “Credo che ogni amministrazione comunale debba avere cautela nell’aprire le porte della città ad investitori opachi e soprattutto attenzione a non creare legami di convenienza personale. Anche per il rischio che concentrazioni di potere e di business così ampie possano poi, in caso di inciampi, produrre disastri economici ed occupazionali. Ma a Siena questa prudenza c’è stata?”, se lo chiede in un post sui social il consigliere comunale del Pd ed ex-sindaco si Siena Bruno Valentini
Toscana Pirata: “Il Comune si costituirà parte civile?” – “Crediamo che il Comune di Siena, nella figura del Sindaco De Mossi, dovrebbe valutare la possibilità futura di costituirsi parte civile per il danno di immagine che sta patendo la nostra città”, lo si legge in un comunicato del partito Toscana Pirata. Il testo della nota prosegue: “crediamo moralmente inconciliabile che, secondo le notizie pervenute dalla stampa locale, l’avvocato De Mossi, sindaco della città di Siena, possa essere il difensore di uno degli indagati”.
Pd – “Il nostro sistema istituzionale locale, proprio a partire dal Comune, deve tornare ad esercitare la propria capacità di dialogo e di osservazione, percorrendo con rigore i sentieri della trasparenza e della coerenza nella battaglia per tutelare la legalità in città”, così i dem in una nota. “Dobbiamo abbandonare l’idea che la nostra Città e il nostro territorio siano impermeabili a fenomeni del genere, che già in passato avevano suscitato più di un dubbio – scrivono- Le fragilità e le sofferenze (economiche, sociali, di prospettiva) hanno reso ogni terreno – incluso il nostro – permeabile a fenomeni di malaffare”.