“Non vendo la società, voglio vincere la serie D”: è la rassicurazione lanciata dal presidente del Siena Simone Giacomini, che questa mattina si è recato in Comune, per un incontro con il sindaco Nicoletta Fabio. Dopo un anno difficile, senza stadio, ma con un successo clamoroso nel campionato di Eccellenza, adesso, inizia la parte più complicata, che vedrà la società bianconera impegnata tra la costruzione di una squadra competitiva, il ritorno allo stadio Franchi e la formazione di un settore giovanile.
“Abbiamo bisogno che le istituzioni diano una mano al Siena Fc, perché dobbiamo tornare dove ci compete – commenta Giacomini -. Per fare ciò, serve un lavoro collettivo e non sporadico e per questo, dopo il 10 giugno, ci incontreremo nuovamente con il Comune per fare il punto della situazione. Da molto tempo, gira la voce di una mia possibile vendita: sono molte le voci, sono molte le richieste, ma la mia risposta è no. Ho preso il Siena per portarlo di nuovo tra i professionisti”.
Se la squadra per il campionato di serie D è già in costruzione, con un nocciolo duro dei giocatori di quest’anno che rimarrà, diversa invece, è la questione riguardante il settore giovanile, che oltre al reclutamento dei ragazzi prevede anche delle strutture accessibili per poter giocare.
“Quando ho preso la Robur, ero a conoscenza della mancanza di strutture – spiega Giacomini -, per questo è ancora più importante il rapporto con le istituzioni. Ad ora, abbiamo il Bertoni all’Acquacalda, ma un solo campo da calcio non basta per costruire un settore che possa portare a risultati nel futuro. L’Artemio Franchi non è l’unico problema che abbiamo, c’è tanto da lavorare e per risalire serve coesione”.
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