Un incontro tra Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria ed il Prefetto sulle criticità del carcere, sulle quali resta incomprensibile l’inerzia dell’amministrazione penitenziaria. Per Siena, necessario un urgente intervento per adeguare gli organici alle reali necessità.
“Ho molto apprezzato l’interessamento del Prefetto di Siena alle gravi criticità operative della Polizia Penitenziaria che lavora nel carcere senese, che ha convocato ed incontrato i sindacalisti del Corpo e per questo è stato giusto rinviare il programmato sit-in di protesta organizzato da tutte le organizzazioni sindacali dei Baschi Azzurri. Ma rispetto a questo lodevole interessamento istituzionale del Prefetto fa da contraltare l’inerzia del Provveditore regionale penitenziario della Toscana, Giuseppe Martone, che nulla – nulla! – ha fatto per tentare di risolvere le criticità e le problematiche del carcere di Siena e di chi in esso lavora in prima linea”
Lo dichiara il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe per voce del Segretario nazionale della Toscana Pasquale Salemme.
“E’ incomprensibile l’atteggiamento silente e assente del Provveditorato regionale dell’amministrazione Penitenziaria di Firenze. Eppure, a Siena, alla data del 30 aprile scorso, erano detenute 78 persone rispetto ai circa 50 posti letto regolamentari. E’ solamente grazie ai poliziotti penitenziari, agli eroi silenziosi del quotidiano con il Basco Azzurro a cui va il ringraziamento del Sappe per quello che fanno ogni giorno, se le carceri reggono alle costanti criticità penitenziarie. Contiamo ogni giorno gravi eventi critici nelle carceri italiane, episodi che vengono incomprensibilmente sottovalutati dall’Amministrazione Penitenziaria regionale. Un urgente intervento deve essere quello di adeguare gli organici del reparto di Polizia Penitenziaria del carcere di Siena alle reali necessità, prevendendo l’invio urgente di almeno 30 nuove Agenti”.
Pieno sostegno alla protesta del Sappe di Siena da parte della Segreteria Generale del Sindacato. Da Roma, il leader nazionale Donato Capece aggiunge: “Le donne e gli uomini dei reparti di Polizia Penitenziaria in servizio nel carcere di Siena affrontano ogni giorno pesanti disagi lavorativi, eppure fanno tutto quanto è possibile perché le criticità operative non influiscano sulla regolarità dei servizi. Per questo il Sappe dice mille volte grazie ai poliziotti penitenziari in servizio a Siena, ai nostri poco conosciuti eroi del quotidiano, per quello che fanno ogni giorno a rappresentare lo Stato con professionalità, abnegazione, umanità per garantire ordine e sicurezze. Per questo il Sappe sostiene la protesta delle poliziotte e dei poliziotti penitenziari di Siena ed interesserà nelle prossime ore i vertici dell’amministrazione Penitenziaria e del Ministero della Giustizia perché le loro giuste e legittime rivendicazioni trovino soddisfazione in tempi celeri”.
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