La Guardia di Finanza di Siena ha scoperto casi di irregolare percezione del “bonus cultura” del valore di 500 euro. I militari hanno analizzato la posizione di un esercente commerciale, potenzialmente irregolare della Valdelsa senese, segnalato dal Nucleo speciale spesa pubblica e Repressioni frodi comunitarie.
Nell’ambito dell’operazione intrapresa dai finanzieri è emerso effettivamente come, nel 2017, quattro giovani allora neo-maggiorenni (su una platea di 47 beneficiari analizzati), avevano proceduto all’acquisto, in un esercizio commerciale della Valdelsa senese, di beni risultati poi non acquistabili tramite il bonus. L’intervento, condotto con l’ausilio delle banche dati in uso, si è sviluppato incrociando i dati a disposizione con le informazioni rese dai giovani acquirenti ed il riscontro documentale dei beni oggetto di cessione da parte dell’esercente. E’ stata così appurata l’indebita riscossione, da parte di quest’ultimo, dei buoni convertiti.
I responsabili dell’illecito amministrativo sono stati segnalati alla competente autorità amministrativa per l’irrogazione di multe. Relativamente alle somme indebitamente percepite, è stato attivato il Ministero per i beni e le attività culturali allo scopo di consentire l’azione di blocco/recupero delle indebite fruizioni del benefico economico nei confronti dell’esercente.
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