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A Siena oltre il 54% dei professionisti ha più di 50 anni e il ricambio generazionale fatica a decollare. Lo osserva l’Ordine delle Professioni infermieristiche locale.
“Con una forza professionale di quasi 1900 infermieri – dichiara il neopresidente dell’Opi Siena, Francesco D’Ambrosio – il territorio senese può contare su una rete di competenze fondamentali per garantire qualità e umanità nelle cure. L’obiettivo del nuovo Consiglio Direttivo è potenziare la formazione continua, promuovere il dialogo con i cittadini e attirare i giovani verso una professione che, nonostante le sfide, resta ricca di soddisfazioni e opportunità”.
La provincia di Siena conta attualmente 1880 infermieri, una componente essenziale del sistema sanitario locale. Tra questi, il 79% sono donne e il 21% uomini, mentre gli infermieri di origine straniera rappresentano il 4% circa. L’età media degli iscritti all’OPI di Siena è di 46 anni, con un dato significativo: oltre la metà, il 54,79%, ha più di 50 anni, mentre solo il 19,84% rientra nella fascia tra i 21 e i 35 anni.
“Questo trend di invecchiamento – prosegue D’Ambrosio – è una delle sfide principali per il nostro Ordine e riflette una situazione diffusa a livello regionale e nazionale. A livello toscano, gli infermieri iscritti sono 28919, una forza professionale indispensabile per garantire assistenza di qualità e rispondere alle crescenti esigenze sanitarie della popolazione. Tuttavia, questi numeri evidenziano la necessità di un maggiore impegno per favorire il ricambio generazionale e rendere la professione più attrattiva per i giovani”.
Il presidente Francesco D’Ambrosio ha poi illustrato gli obiettivi principali del nuovo consiglio direttivo per il prossimo triennio: “Il nostro impegno è quello di rafforzare la comunicazione con i nostri iscritti, utilizzando tutti gli strumenti a disposizione per garantire una diffusione chiara e tempestiva delle informazioni. Promuoveremo corsi di formazione continua e offriremo supporto nella gestione del dossier formativo e dei crediti Ecm. Riteniamo fondamentale mantenere un dialogo costante con l’Università e con coloro che sceglieranno il corso di Laurea in Infermieristica, per assicurare che la formazione accademica risponda alle esigenze reali della professione”.
“Tra le nostre iniziative, vogliamo potenziare l’Opi itinerante, per garantire la presenza dell’Ordine anche nelle aree più periferiche della provincia, e sviluppare l’Opi Giovani, un progetto pensato per sostenere i neolaureati e promuovere la professione nelle scuole. Inoltre, lavoreremo per rappresentare gli interessi degli infermieri nelle sedi istituzionali, valorizzando il loro contributo alla salute pubblica e alla qualità dell’assistenza sanitaria”.