Sul caso della donazione di una raccolta di opere d’arte contemporanea da allestire ai Santa Maria della Scala scoppia la polemica politica.
“Si è letto su alcuni organi di stampa” che la commissione cultura “era “inibita ai giornalisti su richiesta del presidente Maria Antonietta Campolo”” ma lo stesso consigliere comunale di Fratelli d’Italia ai commissari “non ha dato nessuna informazione in apertura di seduta in merito all’eventuale secretazione” della seduta – svoltasi ieri, venerdì 10 gennaio – in relazione alla discussione sui capolavori, che sarebbero stati dovuti essere in mostra all’ex-ospedale e che invece palazzo pubblico non accetterà, risolvendo consensualmente l’accordo con la donante.
A scriverlo in un’interrogazione urgente presentata per il prossimo consiglio comunale, in programma il 16 gennaio, è il consigliere Pd, e commissario, Gabriella Piccinni.
“Su questioni di estrema delicatezza quali sono quelle che riguardano l’informazione c’è sempre necessità di assoluta trasparenza e, nei casi controversi, all’opinione pubblica sono dovuti chiarimenti tempestivi”, ha puntualizzato nell’atto, chiedendo quindi al sindaco Nicoletta Fabio se l’accaduto “corrisponda al vero”.
Ed in caso di conferma da parte del primo cittadino si chiede “quale significato assumerebbe la frase inibire ai giornalisti rispetto a secretare una commissione”, ed ancora “per quale motivo i membri della commissione non sarebbero stati informati in apertura di seduta del fatto né si vede il senso delle sue motivazioni”. Ed infine, scrive Piccinni, “quali rapporti – se formali oppure informali – siano intercorsi tra la presidente Campolo e gli organi di stampa”.