Dal 5 al 7 giugno 2023 si terrà all’Università di Siena il XII convegno dell’Associazione per l’Informatica Umanistica e la Cultura Digitale (AIUCD), dedicato quest’anno a “La memoria digitale. Forme del testo e organizzazione della conoscenza”.
Intende esplorare tutte le forme in cui il digitale organizza, ospita, valorizza e rende accessibile il patrimonio culturale immateriale: biblioteche, archivi, edizioni digitali, analisi informatiche del testo, data mining (cioè estrazione di dati dai testi e dal web), memoria elettronica. In tempi in cui l’Intelligenza Artificiale è uno degli argomenti più consultati sui media a causa dell’enorme impatto che Chat GPT può avere sulle professioni, sull’economia, sui dati sensibili e in ultima analisi sulla vita di tutti noi, l’incontro annuale dell’associazione che raccoglie chi si occupa in Italia delle cosiddette Digital Humanities (le applicazioni computazionali ai saperi umanistici) diventa un’occasione per fare il punto sulle novità che stanno affiorando all’orizzonte e sui progetti che possono avere effetti a lungo termine anche sul sistema formativo.
Fra queste le infrastrutture digitali promosse dai ministeri e nel PNRR, che alcuni dei principali responsabili scientifici e tecnologici illustreranno nelle relazioni nella giornata inaugurale, il 5 giugno alle ore 14.15, nell’Aula Magna del palazzo del Rettorato dell’Università di Siena, dopo i saluti del Rettore dell’Università di Siena Roberto Di Pietra, di Alessandra Nardini, Assessora all’Istruzione, formazione professionale, università e ricerca, impiego, relazioni internazionali e politiche di genere della Regione Toscana, del responsabile del convegno per l’Ateneo Emmanuela Carbé e del presidente AIUCD Marina Buzzoni.
Nel complesso il programma, consultabile alla pagina www.aiucd2023.unisi.it, prevede ben ottantadue contributi, scelti fra le quasi 100 proposte pervenute e preceduti da una serie di seguitissimi workshop su tecnologie e argomenti emergenti che hanno coinvolto anche il Master di Edizione Digitale, attivo nell’Università di Siena dal 2008. I partecipanti iscritti, che provengono da 14 paesi diversi di vari continenti, saranno quasi 200, ma molti di più sono gli interessati che non hanno fatto in tempo a perfezionare l’iscrizione, a dimostrare l’enorme richiamo che questo settore culturale ha assunto nel mondo scientifico italiano.
L’iniziativa è organizzata dal Dipartimento di Filologia e critica delle letterature antiche e moderne, dove da 20 anni il Centro Studi Comparati I Deug-Su diretto dal professor Francesco Stella promuove e realizza progetti pionieristici di informatica umanistica vincitori di bandi nazionali ed europei: ultimi, già online, l’Eurasian Latin Archive, biblioteca digitale di testi latini d’Asia con analisi linguistica automatizzata e Realtà Aumentata del Medioevo Musicale a Siena e nel Senese, che ha trascritto migliaia di canti medievali del territorio di cui alcuni ascoltabili, tramite codice QR, nelle chiese senesi che li avevano prodotti. All’organizzazione hanno collaborato l’associazione AIUCD e il consorzio CLARIN-IT, col sostegno del Santa Chiara Lab e dei Dipartimenti di Ingegneria dell’Informazione e scienze matematiche, di Scienze sociali, politiche e cognitive, e di Scienze storiche e dei beni culturali dell’Università di Siena.