I militari della Compagnia di Siena hanno dato esecuzione a un “decreto di fermo di indiziato di delitto” emesso dalla locale Procura nei confronti di 7 soggetti, appartenenti a un sodalizio criminale di etnia kosovara, dedito a “furti in abitazione”, “furti di rame” e “ricettazione”.
Il provvedimento è stato adottato dall’Autorità giudiziaria procedente, d’intesa con il personale operante, ravvisandosi pericolo di fuga da parte degli interessati.
L’indagine in esame, avviata dalla Stazione di Rapolano Terme e condotta con il supporto del NORM della stessa Compagnia:
a. scaturisce da approfondimenti investigativi su alcuni furti in appartamenti commessi in Rapolano Terme;
b. ha consentito di:
– definire i ruoli e i compiti degli indagati, evidenziandone le responsabilità in 37 episodi di furto avvenuti nelle province di Siena e Arezzo, tra agosto e dicembre 2018;
– individuare 6 canali di ricettazione dei beni rubati, localizzati nelle provincie di Siena e Arezzo;
– recuperare oltre 300 kg di rame, asportato a privati e imprenditori locali all’interno di cantieri.
In particolare, i soggetti interessati individuavano gli obiettivi, sfruttando il loro impiego come operai edili, assunti occasionalmente dalle vittime per lavori di ristrutturazione alle abitazioni.
Inoltre, nel corso dell’indagine, sono emersi anche illeciti fiscali, da parte degli indagati, consistenti nell’emissione di false fatture per lavori mai eseguiti in favore di imprese artigiane, identificate in Toscana e in Trentino Alto Adige, finalizzate ad abbattere per quest’ultime l’utile dichiarato.
Durante la fase esecutiva due soggetti sono stati arrestati nella provincia di Arezzo mentre altri cinque sono stati fermati nella provincia di Siena.
Recuperata e restituita agli aventi diritto refurtiva pari a circa 50.000 euro.