Un finanziamento di 3500 euro all’anno per i futuri 24 mesi ma soprattutto il punto di arrivo di un’amicizia iniziata nel 2006 quando il pluricampione del mondo di scherma Matteo Betti parlò ad un gruppo di ragazzi della sua esperienza nell’auditorium di Banca Cras. Oggi, dopo oltre 10 anni, l’istituto sponsorizzerà lo schermidore nella sua missione personale per qualificarsi ai giochi paralimpici di Tokio 2020. “Se oggi siamo qui è perché siamo attenti ai giovani e allo sport. Essere una banca del territorio vuole dire sostenere tutte le iniziative sociali all’interno di esso – commenta il presidente di Cras Florio Faccendi -.Vogliamo investire nelle eccellenze e Matteo è una di queste perché ha dimostrato che con l’impegno si può raggiungere grandi obiettivi”.
Un sostegno, quello dell’istituto di credito, non solo economico, ma soprattutto morale per un ragazzo che si è sempre contraddistinto per l’enorme forza di volontà che gli ha permesso di superare ostacoli e barriere. “Ringrazio la banca per il sostegno, non hanno mai smesso di credere in me – spiega Matteo Betti- . Queste persone mi hanno aiutato fin da subito in pedana. Cercheremo di qualificarci il prima possibile per le Paralimpiadi e lavoreremo per ottenere risultati importanti in Giappone”. L’accordo di oggi pomeriggio vede la collaborazione di molti enti sportivi italiani e locali come il Coni, che ha partecipato con la presenza di Salvatore Sanzo, anche lui ex schermidore olimpionico e presidente del Coni Toscana, e il delegato locale Paolo Ridolfi. ” Per noi questo evento è un motivo d’orgoglio. Quando le istituzioni hanno meno risorse da investire si vede anche, come in un filtro, quali sono le persone che sostengono veramente determinati progetti – sottolinea Ridolfi -. Matteo ci ha fatto capire come si può iniziare certi percorsi nonostante le difficoltà e Cras dimostra di avere sensibilità verso il territorio”.
A concludere il ragionamento è stata la riflessione del vicepresidente del Cus, Filippo Carlucci che ha evidenziato come il giovane atleta senese sia una patrimonio di tutta la città: “Matteo Betti ha fatto parte sia del Cus che della Uisp, qui non sbandieriamo il talento ma collaboriamo per portare avanti le nostre eccellenze – ci tiene a rimarcare Carlucci-. Questo è un accordo illuminato, fatto nel giusto modo e nelle giuste proporzioni . Anche nel mondo bancario si può sostenere qualcosa con il giusto equilibrio”.
Marco Crimi
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