Il consigliere comunale del Partito democratico, Bruno Valentini, ha presentato un’interrogazione diretta al sindaco di Siena, Luigi De Mossi sul futuro dello stadio Artemio Franchi.
“Premesso che il bando con cui l’amministrazione comunale ha affidato per dieci anni la gestione dello stadio alla società calcio Siena Noah – si apre la nota di Valentini – contempla anche i lavori di messa in sicurezza e che senza i lavori di consolidamento statico ed adeguamento sismico della gradinata scoperta e della tribuna coperta, per il raggiungimento dei livelli di sicurezza definiti nel progetto steso dagli uffici comunali, lo stadio rischia di diventare indisponibile entro breve perché privo del certificato di idoneità statica e sismica”. “Non solo i lavori non sono iniziati – prosegue – ma si ha notizia di trattative per la cessione della maggioranza azionaria della società , senza che sia chiaro se i nuovi possibili acquirenti siano disposti ad accollarsi anche i relativi oneri, fatto che costituisce un aggravio per lo specifico negoziato sportivo”. “Inoltre – aggiunge -, l’assessore Benini ci ha fornito una risposta scritta nella quale l’amministrazione ha ammesso di non avere un piano B per intervenire direttamente nel caso in cui la società affidataria non realizzi l’investimento in oggetto”.
“Tutto ciò premesso si interroga il sindaco – scrive Valentini – per sapere perché non si sia ancora provveduto ad inserire l’eventuale intervento diretto sullo stadio nel piano delle opere pubbliche, analogamente a quanto fatto per il palasport Mens Sana, vista la preoccupante ristrettezza dei tempi di messa in sicurezza e se è ancora convinto di quanto dichiarò al momento dell’esclusione delle proposte concorrenti relativamente all’acquisizione del titolo sportivo attraverso la scelta della proprietà armena, che si sia trattato della gestione che garantiva più tutela e solidità economica verso la nostra città ”. “Infine, chiedo – conclude con una nota di ironia l’ex sindaco – se riterrebbe ancora opportuno che nella nuova compagine societaria (che dovesse eventualmente acquisire il controllo del Siena calcio) vengano di nuovo inseriti personaggi senesi di fiducia dell’amministrazione”.