Centinaia di migliaia di euro di danni a San Gimignano, come nel resto della provincia, dove gli ungulati hanno danneggiato tanti vigneti di Vernaccia e di Chianti brucando i germogli. I danni provocati da animali per tutte le Doc e Docg della nostra provincia sono un fenomeno gravissimo per la produzione e di conseguenza per l’economia del territorio.
Ecco perché, su proposta di Coldiretti Siena con Atc, è stato lanciato un appello già ampiamente accolto dal Comune di San Gimignano, dalla Provincia e dalla Regione, per arginare il problema con un programma ben preciso di contenimento. “Un appello accorato di Coldiretti all’ATC ed alle istituzioni – commenta Letizia Cesani, vice presidente Coldiretti Siena – per denunciare questo gravissimo fenomeno che sta interessando i vigneti di San Gimignano e della provincia. La situazione è fuori controllo e i produttori sono esasperati e il tutto aggravato anche dalla difficile situazione che si è venuta a creare con la gelata di primavera che ha colpito duramente le vigne di San Gimignano. La soluzione si deve trovare tutti insieme e le istituzioni hanno già garantito il loro appoggio”.
“In questo momento stiamo vedendo nel Comune di San Gimignano e nelle aree limitrofe una recrudescenza dei danni alle viti a causa degli ungulati – aggiunge Roberto Vivarelli, presidente Atc Siena Nord – una situazione che ci preoccupa molto. Stiamo provando, in collaborazione con Coldiretti Siena che ringraziamo per la proposta di un vero e proprio patto, a trovare insieme una soluzione per il contenimento di questi animali. A brevissimo avremo un incontro istituzionale con il Comune di San Gimignano, con la Provincia e con la Regione per mettere in campo tutte le misure necessarie alla risoluzione del problema”.
“Non posso, purtroppo, che confermare la situazione di grave difficoltà che vivono i nostri produttori a causa del sovrannumero di ungulati – sottolinea il sindaco di San Gimignano Andrea Marrucci -. La caccia di selezione ha portato a qualche risultato, ma nonostante lo sforzo ritengo che siamo di fronte ad un vero e proprio disequilibrio faunistico che richiede misure straordinarie. Il territorio che mi onoro di rappresentare, pro tempore, vive una crisi economica pesante a causa della pandemia ed il settore vitivinicolo, così importante per noi, è già fortemente provato dalle conseguenze pandemiche, dalla gelata di inizio aprile, che qui ha colpito duro, e regge con comprensibile insofferenza la prospettiva di un raccolto vanificato dall’abnorme presenza di ungulati. Pertanto condivido l’urgenza della problematica – conclude Marrucci – e sono fin da subito disponibile al confronto nella ricerca di soluzioni immediate e condivise”.
Anche il Presidente della Provincia di Siena, Silvio Franceschelli, ha immediatamente dato la propria disponibilità ad intervenire alla soluzione del problema.