“Non so a chi possiamo aver dato fastidio ma è stata una minaccia. Questa mattina alle sette quando siamo arrivati ad aprire il baracchino in Piazza, i ragazzi hanno sentito forte odore di nafta, si sono affacciati dalle finestrine e hanno visto che la parete del baracchino era tutta intrisa di liquido infiammabile e c’erano pezzi di diavolina sparsi nelle vicinanze”. Mario Savelli, che oltre al suo lavoro e ai cavalli è ormai lo storico ‘frittellaio’ di Piazza del Campo, un po’ la presenza che ci ricorda la fine dell’inverno e l’arrivo della bella stagione, ha subìto oggi una minaccia che appare una vera e propria intimidazione mafiosa.
La brutta sorpresa questa mattina presto. La famiglia Savelli, che in questo periodo è impegnata al lavoro in Piazza del Campo con le frittelle che fino a dopo San Giuseppe accompagnano le merende, le passeggiate dei  senesi ai primi tepori primaverili, si è trovata di fronte allo spiacevole scenario. Savelli ha chiamato subito i carabinieri, sul posto sono intervenuti anche i vigili del fuoco per esaminare il liquido: si tratta di olio combustibile. Che, insieme alla diavolina, ha rappresentato un chiaro segnale, una minaccia. Oppure semplicemente, forse disturbati da qualcosa, i malintenzionati non sono riusciti a portare in fondo l’operazione. E per fortuna, perché al contrario ci sarebbe stato il rischio di provocare danni enormi perché naturalmente nel laboratorio allestito in Piazza ci sono bombole del gas. Una minaccia, comunque un  gesto che stando alle prime ipotesi andrebbe oltre la bravata notturna.
Sono in corso le indagini, i militari stanno visionando anche tutti i filmati delle telecamere della zona.
“Non riconosco più Siena” dice Savelli. Ed ha ragione. La dimensione da piccola città a misura d’uomo ha perso da un pezzo le sue peculiaritÃ