“Buongiorno mi sembra doveroso e triste informare gli amici cacciatori che la situazione lupo è diventata insostenibile. Stamani alle 9.30 (e quindi non nel pieno della notte) sono uscito da casa (Vignano) e dopo aver fatto 100 metri dall’angolo della mia abitazione, nel mezzo all’oliveta, mi sono imbattuto in due grossi lupi (non ho visto se ce ne fossero stati altri…) il primo con il pelo dritto e gonfio si è diretto fino ad un paio di metri dalla mia canina di 13 mesi che ha visto bene di schiacciarsi a terra terrorizzata”. Inizia così la lettera inviataci da Luigi Fumi Cambi Gado che ha raccontato il brutto episodio di cui, suo malgrado, è stato protagonista.
“L’altro (lupo, ndr.) si stava avvicinando a me – prosegue – a circa 30/35 metri, incuriosito e senza nessun timore della mia presenza. Fortunatamente avevo il fucile già carico e sinceramente il primo istinto è stato quello di indirizzarlo verso il lupo che stava attaccando la mia canina poi, non so come, ho ripiegato sparando in aria. Al primo colpo si sono leggermente allontanati ma credetemi di poco, sparando gli altri due colpi e iniziando a imprecare a gran voce, si sono allontanati al trotto un po’ sostenuto. Grande paura non per me ma per la canina che sicuramente se si fosse trovata più distante da me e magari in una zona più fitta non avrebbe avuto scampo. Sono tornato a casa e ho rimesso il fucile nella fuciliera. Allora dico: vogliamo continuare così?!? Dove sono le Associazioni e lo Stato ai quali paghiamo ogni anno centinaia di euro. I politici che fanno? La Regione, la Provincia dove sono? La colpa è anche la nostra che non ci facciamo sentire con determinazione e costanza. Si muoverà qualcuno forse, e dico forse, quando prima o poi succederà il fattaccio”.
“Credetemi in 48 anni di porto d’armi è la prima volta che mi succede una cosa del genere, e mi è andata bene, ma la prossima volta? Ricordiamoci che può succedere ad ognuno di noi e quando girano certi video a noi fanno impressione ma pensiamo sempre che certe cose succedano agli altri. Riflettiamo Signori, riflettiamo bene, così non si può andare avanti – conclude il cacciatore -. Se le cose vanno avanti così la caccia sta diventando un’angoscia non più uno svago. Allora non c’è bisogno che aboliscano la caccia con il referendum, smetteremo da soli, coscienti che davvero ce l’hanno affondata con tutti i mezzi. Scusate lo sfogo ma mi sembrava doveroso spendere qualche considerazione sull’accaduto nel quale io e la mia canina siamo stati fortunati, ma la prossima volta?”.