Iran-Israele, Lojudice: “Domani parlerò del mio viaggio al Papa”

Ha già chiamato Papa Leone XIV per raccontare la sua esperienza, e dei vescovi toscani, in Terra Santa? “Ancora no, ma domani saremo con lui, quindi vedremo se ci chiederà qualcosa”, risponde così l’arcivescovo di Siena e presidente della Conferenza episcopale toscana Augusto Paolo Lojudice a margine della presentazione della mostra su San Bernardino da Siena.

“Personalmente, non amo fare pubblicità a queste cose. Capisco e rispetto il vostro lavoro, non mi tiro indietro, ma credo che certe esperienze, se restano un po’ più nascoste, facciano ancora più bene. Poi certo, è giusto che il bene emerga – ha proseguito -. E torniamo alle urla di San Bernardino: se neanche lui avesse parlato, non avremmo raggiunto neppure quegli obiettivi, che pure non risolvevano tutto”.

Lojudice ha tracciato poi un bilancio sulla visita dei vescovi toscani in Terra Santa, che si è conclusa in anticipo visto che i prelati hanno lasciato Israele a seguito dello scoppio del conflitto con l’Iran. Per l’arcivescovo il viaggio  “è stato senza dubbio positivo”, ma “l’epilogo non ce lo aspettavamo – ha aggiunto -. E purtroppo distoglie l’attenzione da quel luogo dove continuano a verificarsi omicidi, infanticidi, atrocità di ogni genere. Non voglio entrare in polemica, né tantomeno in politica, perché significherebbe deviare da un ragionamento di qualità. Non dobbiamo schierarci, ma lasciarci guidare da un principio: la vita e la pace”.

“Mi vengono in mente le urla di San Bernardino, che quasi si faceva uscire i polmoni dalla gola – ha proseguito-. Quelle urla erano grida di passione, di denuncia. E, purtroppo, le cose che denunciava sono ancora le stesse: i secoli passano, ma certe problematiche restano. La civiltà avanza, arriviamo a livelli altissimi di tecnologia, al virtuale, ma poi torniamo sempre lì: alla guerra, alla distruzione. Purtroppo è vero: denaro e potere sono spesso le alleate principali della distruzione dell’essere umano. E tanti continuano a cadere in questa trappola. Anche se la storia ci insegna che tutti i tiranni, prima o poi, cadono. Nessuno dura in eterno – conclude-. Questo è certo. Ma il problema sono le vittime, il prezzo altissimo che si paga. E ciò che ci auguriamo è che non si debbano mai più pagare prezzi così alti da rimpiangere il passato”.