Iren, Sei Toscana, Legacoop e Coob: patto per rafforzare l’alleanza tra cooperative sociali e utilities

Una più consolidata presenza della cooperazione sociale nel sistema di gestione del ciclo dei rifiuti, una risposta ai ai bisogni sociali di integrazione dei cittadini svantaggiati.

Ed infine lo sviluppo di azioni comuni sui temi della sostenibilità, con attenzione al futuro e alla misurazione dell’impatto ambientale e sociale generato.

Poggia su queste tre basi il protocollo d’intesa siglato tra Iren, Sei Toscana, Legacoop Toscana e Coob che rafforza l’alleanza tra cooperative sociali e utilities.

L’accordo tra le parti permetterà “di condividere progettualità industriali e di carattere sociale, in grado di generare ricadute economiche, occupazionali e di impatto sociale, in particolare per quanto riguarda le fasce più deboli”, spiega una nota.

Inoltre, a partire da questo autunno, saranno organizzati eventi di sensibilizzazione aperti al pubblico.

“Con l’intesa odierna, spiega l’ad di Iren Ambiente Eugenio Bertolini, “si rafforza la collaborazione di Iren con un settore capace di portare, all’interno delle nostre attività, progetti con una forte valenza sociale. Un’alleanza presente anche sul territorio regionale, a partire dal modello consolidato in Sei Toscana, e che a livello di Gruppo ha un radicamento significativo: oggi sono infatti oltre 30 le cooperative sociali che lavorano con l’azienda, impiegando circa 2000 persone, per un valore economico complessivo annuo di oltre 80 milioni di euro”.

Sei Toscana “ha introiettato il modello dello sviluppo sostenibile nella propria strategia, bilanciando le scelte per ottenere risultati su tutti i fronti: economico-finanziario, ambientale, sociale e della governance, operando in modo responsabile, sostenibile e trasparente nei confronti di persone, comunità, territori e ambiente – ha commentato il presidente di Sei Toscana, Alessandro Fabbrini –. La società intende traguardare un futuro in cui il bene di Sei Toscana si intrecci sempre più strettamente con il bene dei territori in cui opera e con quello delle loro comunità, valorizzando in particolar modo l’impatto sociale delle proprie scelte”.

“La cooperazione sociale svolge un ruolo fondamentale nell’inserimento lavorativo e nell’integrazione all’interno della società dei soggetti svantaggiati – afferma il presidente di Legacoop Toscana, Roberto Negrini -. Quando si parla di reinternalizzare i servizi oggi affidati alle cooperative sociali di tipo B, che offrono servizi di alta qualità, il rischio è che siano esclusi proprio i lavoratori svantaggiati che le cooperative mirano a tutelare. È importante consolidare e sviluppare sinergie sui territori che vanno nella direzione che oggi presentiamo, perché offrono un’opportunità concreta di inclusione lavorativa e al tempo stesso generano una ricaduta positiva sulle comunità locali.

“L’alleanza tra il mondo dell’impresa sociale e quello delle Utility dei servizi pubblici come Iren e Sei Toscana è di fondamentale importanza per provare a generare impatti significativi nelle comunità in cui viviamo, con una particolare attenzione al tema dell’inclusione socio lavorativa delle persone svantaggiate, ma anche, più in generale, aumentandone benessere e qualità della vita” ha aggiunto Michele Vignali, presidente Coob.